Miei cari fratelli e sorelle, sapevate che da come preghiamo si rivela il nostro modo di vivere e di metterci in rapporto con Dio e con gli altri? Se ci pensiamo bene a volte siamo tutti un poโ farisei, infatti mettiamo sempre in luce i nostri meriti, quasi da ritenerci creditori nei confronti di Dio, convincendoci addirittura di non aver bisogno di Lui, ma Lo ringraziamo per averci concesso di essere cosรฌ perfetti e giusti.
Vedete cari fratelli, penso che questi sono i tipici atteggiamenti che evidenziano la superbia e ancora piรน grave mostrano quanto si puรฒ essere giudici spietati, capaci solo di concentrare esclusivamente su sรฉ stessi unโeccessiva stima e ritenere gli altri meritevoli solo di sguardi di disprezzo. Ahimรจ questo modus operandi รจ molto diffuso nella nostra societร e talvolta anche nelle nostre comunitร .
A noi il compito di mantenere alta la speranza e la fiducia ed il brano del Vangelo stamani ci offre la possibilitร di vivere la stessa esperienza del pubblicano della parabola, quella di farci maturare e giungere ad unโautentica umiltร , qualitร esclusiva di chi riconosce che Dio ha un cuore piรน grande di quello dellโuomo ed รจ sempre pronto al perdono.
Fratelli carissimi, ecco che allora stamani comprendiamo come sia importante lasciar cadere le tante maschere con cui a volte cerchiamo di occultare prima a noi stessi e poi agli altri, la povertร del nostro essere, la miseria del nostro cuore e la durezza dei nostri giudizi.
Vedete, in questo tempo di prova e di discernimento, dobbiamo tenere ben presente che la condizione per essere guariti รจ quella di riconoscersi malati e bisognosi di salvezza.
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Coraggio fratelli e sorelle, #andratuttobene !
Buona giornata nel Signore!
Fonte: il sito Vivere da Risorti