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Dario Reda – Commento al Vangelo di domenica 13 Ottobre 2024 per ragazzi

Domenica 13 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 17-30

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GIOVANE e RICCO ma NON FELICE: ATTACCAMENTO nelle RELAZIONI

Dario Reda, propone il commento del brano del Vangelo di domenica 13 ottobre 2024, per ragazzi delle scuole superiori.

Trascrizione del video, non rivista, corretta tramite IA.

La stai cercando anche tu: la felicitร . E il Vangelo di oggi non solo parla di questo, ma ci dร  anche la ricetta per essere felici. Vieni che ti racconto.

Ciao ragazzi, il brano di oggi racchiude tutto ciรฒ che la Bibbia, il Vangelo, Gesรน, tutte le tradizioni religiose e le filosofie cercano di spiegare. Ma prima di iniziare, lascia che ti chieda ancora: se tu che guardi questo video non sei iscritto al canale YouTube “Il Commentario”, ti chiedo questo favore: sotto il video c’รจ un pulsante con su scritto “iscriviti”, se lo clicchi mi fai un gran piacere.

Grazie, ma andiamo avanti, perchรฉ questo brano ha senso se ci entri con tutto te stesso. Si parla di felicitร  e tu che lo conosci a memoria, sicuramente meglio di me, dirai: “Ma non รจ mai utilizzata questa parola!” Perchรฉ il protagonista, insieme a Gesรน, il giovane ricco โ€“ come รจ conosciuto nel brano del Vangelo di Marco โ€“ usa un’altra parola: vita eterna. E, sicuramente, se utilizzo questa parola con un mio alunno di diciassette o diciotto anni, mi dirร : “Prof, questa roba รจ per voi cattolici cristiani, che me ne frega a me!” Sai che parla di felicitร ? Vita eterna e felicitร  sono sinonimi?

Ecco allora che forse prende un senso piรน universale, non solo per noi della Chiesa, noi in cammino spirituale, noi cristiani, noi che seguiamo Gesรน… no, no, no, no! Il brano di oggi parla per tutti, a tutti! Tutte le filosofie, tutte le tradizioni religiose, anche noi cristiani. Fatti questa domanda: ok, che bello, Gesรน. Gesรน รจ Cristo, Gesรน Cristo รจ figlio di Dio, รจ morto per noi per la remissione dei nostri peccati.

Ok, tutte bellissime cose! Ma chi se ne frega se tutte queste cose non mi fanno toccare la vera felicitร . Che ne pensi? รˆ cosรฌ, e il brano di oggi parla proprio di questo: la ricetta non รจ una di quelle che dice “Sรฌ, la felicitร  sarebbe piรน o meno come tanti hanno fatto”. Dice proprio come essere felici.

E chi fa questa domanda potrebbe essere un mio alunno oggi? Perchรฉ rappresenta l’emblema di quello che, nel 2024, pensiamo attraverso il nostro ego possa renderci felici. Non รจ uno “sfigatello” un po’ bruttino, che non ha mai avuto una ragazza, che รจ un po’ messo da parte, che non ha amici, che viene rifiutato anche dalla famiglia, che ha perso tutto e dice: “Vorrei essere felice, magari lo capisco”. Chi chiede come si fa a essere felici รจ un giovane ricco! Dimmi se non รจ attuale.

Giovane: cavolo, quanti anziani incontro ancora oggi che dicono: “Quando ero giovane…”. Sรฌ, siamo sicuri. E ricco: quanti alunni mi dicono: “Prof, quando avrรฒ un sacco di soldi, sarรฒ felice!”. E invece il brano di oggi sgretola queste due false credenze: l’essere giovane non mi rende felice, l’essere ricco non mi rende felice. Parlo di felicitร  con la F maiuscola, perchรฉ รจ quella a cui stai anelando anche tu. Se รจ felicitร  con la f minuscola, lascia perdere e chiudi pure il video. Il giovane ricco non รจ felice. รˆ giovane, รจ ricco, ma non รจ felice.

E va da Gesรน: “Gesรน, maestro, come faccio a essere felice?”. Il suo grido รจ il mio e il tuo oggi! Ho una casa, ho un lavoro fisso, ho anche la ragazza, sono sposato con dei figli, tutto sommato nella vita sono realizzato, ma non sono felice. E in piรน il giovane ricco รจ anche un bravo cristiano, il ragazzo perfetto. Perchรฉ Gesรน, sapendo, fa la domanda al giovane ricco non per sapere, ma per far emergere dal giovane ricco, da questo ragazzo, le risposte che porta dentro. Come faccio a essere felice?

“Tu conosci i comandamenti: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”. E il giovane ricco, bravissimo cristiano, risponde: “Maestro, tutte queste cose le osservo fin dalla mia giovinezza”. Ma โ€“ aggiungo io โ€“ non sono felice. Giovane, ricco e perfettamente cristiano. Con la checklist, l’elenco delle regole da rispettare, tutte rispettate. Essere giovani?

Ripetilo insieme a me: essere giovani non mi rende felice, essere ricchi non mi rende felice, rispettare delle regole non mi rende felice. E questo รจ ancor piรน difficile da accettare delle prime due, perchรฉ se hai intrapreso almeno da un po’ un cammino spirituale, sai giร  che la giovinezza e la ricchezza non ci rendono felici, ma almeno rispettare le regole sรฌ. Mamma mia, mamma mia! Gesรน, davanti a questa richiesta di felicitร  di un giovane ricco rispettoso delle regole, cristiano perfetto, prima di dire qualsiasi parola fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: “Lo amรฒ!”. Non รจ che l’evangelista Marco โ€“ beh, Pietro dietro a lui, ma non importa โ€“ disse queste cose amandolo. Lo amรฒ e disse: c’รจ proprio un momento in cui lo ama, lo ama, lo ama! Primo segreto per essere felici: riscoprirsi amati, sapersi amati.

Ma andiamo avanti. “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato. Possedeva infatti molti beni.

Vuoi essere felice? Sappiti amato e vendi tutto ciรฒ che hai e seguimi. Gesรน non sta dicendo che la ricchezza fa schifo, sta dicendo: abbi una relazione matura con le cose. Non attaccarti alle cose. Il non attaccarsi alle cose e alle persone mi rende felice.

Ma era cosรฌ facile! Lo รจ, lo รจ. Anche un altro maestro di spirito, qualche anno prima di Gesรน, un certo Siddharta Gautama, conosciuto come Buddha โ€“ e so che starai dicendo: “Ma cosa c’entra? Noi siamo cristiani!” โ€“ OK, aspetta!

La veritร  รจ una, e anche lui diceva che l’origine del dolore รจ l’attaccamento ai desideri. Vuoi essere felice? Non attaccarti ai desideri. Vuoi essere felice? Non attaccarti alle cose. Cioรจ, non รจ che se ho una casa devo venderla, se ho dei soldi devo regalarli in giro, se ho degli oggetti di valore li devo dare in giro, ma non essere schiavo di quelle cose. Infatti, senti che bello il brano di oggi: possedeva infatti molti beni.

“Possedeva”, la possessione, lo stesso verbo utilizzato per una possessione demoniaca. Possedeva molti beni o, in questa relazione distorta, era posseduto da molti beni? Possiedo delle cose o sono posseduto dalle cose? รˆ bello anche il dinamismo del brano di oggi, perchรฉ c’รจ una parolina all’inizio del Vangelo: il modo in cui il giovane ricco va da Gesรน corse incontro e gettandosi in ginocchio. Corre, perchรฉ ha il desiderio, la voglia, questo richiamo alla felicitร  e va, corre, corre verso Gesรน.

Me lo immagino con questa inquietudine santa. Ma poi, quando grazie alle domande di Gesรน emerge nel profondo cosa porta nel suo cuore il giovane ricco, se ne va rattristato. Arriva correndo, se ne va camminando; arriva col volto luminoso e se ne va un po’ incupito, perchรฉ si rende conto che non possedeva molte cose, ma era posseduto dalle cose. Ogni relazione โ€“ scrivi relazione โ€“ richiede un non-attaccamento. “No, ma io senza la mia…”. Aspetta, aspetta! Questa รจ una cosa da prima elementare. Sto insieme a te perchรฉ con te sto bene, ma posso stare anche senza di te? O sei attaccato?

“I miei figli sono la mia vita, senza di loro morirei”. Davvero? Davvero? So che sono questioni un po’ ostiche: va bene la ricchezza, ma i miei figli… Una relazione matura prevede un non-attaccamento all’altro, all’altra. Anche noi cristiani cattolici rischiamo tutto questo: mi attacco al parroco che รจ tanto bravo e mi fa sentire tanto la presenza di Gesรน a Messa, ma quando lo cambiano di parrocchia…

Cosa succede adesso, muore la tua fede? La tua fede รจ attaccata a Gesรน o al parroco che rappresentava Gesรน?

Ecco il testo corretto con alcuni piccoli aggiustamenti ortografici e stilistici:


Sono tanto attaccato alla catechista che fa sentire Gesรน ai miei figli, ma se va via la catechista, crolla tutto. L’unica persona a cui attaccarsi รจ Gesรน. L’unico attaccamento liberante รจ Gesรน, ma non il Gesรน dei santini o delle immagini: “che bello, che bello, che bello”.

Spero di parlare con te ad un livello di maturitร  alto, armonioso, e non come se fossimo in prima elementare: “ciccicoccรฒ che bello senza di te non posso stare, se la mia vita… aspetta aspetta”. E aspetta, aspetta, aspetta… so a cosa stai pensando: รจ impossibile, ed รจ proprio vero. Per gli uomini lo รจ, e lo dice anche il brano di oggi. Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: “impossibile agli uomini”. Il “non attaccarsi alle cose, alle persone, alle relazioni” รจ impossibile per gli uomini.

Perchรฉ gli uomini sono mossi dal fare. “Cosa devo fare per ottenere la vita eterna, la felicitร ?” Fare, fare, fare… e il fare mi porta ad attaccarmi alle cose: “questa รจ mia, questa รจ mia, sono attaccato”. Fare, fare, fare. Per gli uomini รจ impossibile non attaccarsi. Ma ciรฒ che รจ impossibile agli uomini non lo รจ a Dio, perchรฉ tutto รจ possibile a Dio.

Guarda questo schema: gli uomini, malati di fare, sentono come loro possesso tutto ciรฒ che fanno e quindi si attaccano. Come non attaccarsi alle cose, alle relazioni, alle persone? Lascia fare a Dio, lascia fare a Dio, staccati! Dio, fai tu! Pensaci tu!

Giร  comincio… inizio a percepire un distacco. Mamma mia, mamma mia… solo lรฌ inizia la vera felicitร . Vuoi essere felice? Distaccati dalle cose, non devi farlo tu. Ci pensa Dio. Abbandonati, fai tu! Signore, donami relazioni libere, libere. Non attaccamento alle cose, non attaccamento agli altri, non attaccamento a te, che mi liberi, che mi liberi.

Oggi, Signore, mi insegni, mi ricordi che la felicitร  non รจ seguire delle regole, ma รจ seguire te. รˆ seguire te, la ricetta della felicitร . Non attaccarti. Sii libero. Quanto รจ impossibile a me, che sono malato di egoismo, che sono malato di possesso, che sono malato di fare, fare, fare, fare… E quanto tutto questo, invece, รจ possibile a te, mio Dio. Fai tu, fai tu, e un po’ alla volta comincio a sentire nel profondo questo distacco. Uso le cose, vivo nelle relazioni, ma nulla mi appartiene.

Questa รจ la felicitร . E buona domenica.


Ascolta “Dario Reda – Commento al Vangelo di domenica 13 Ottobre 2024 per ragazzi” su Spreaker.

Dario Reda รจ un ragazzo di Padova che a 21 anni ha scoperto la fede cristiana e da quel momento la sua vita รจ cambiata.
Insegnante, impegnato in parrocchia nella preparazione di adulti al battesimo, sul suo canale Youtube commenta con entusiasmo il Vangelo domenicale.

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