d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 9 Marzo 2020 – Lc 6, 36-38

Beati i miti perché erediteranno la terra, date e vi sarà dato, perché con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi in cambio. Solo l’amore può aprire i cuori, sciogliere i nodi. La violenza, l’imposizione, possono ottenere l’effetto contrario o atteggiamenti di facciata. Quanto più, per grazia, sperimentiamo l’amore senza limiti, la comprensione, di Dio per noi tanto più veniamo condotti in una profonda accettazione dell’altro così com’è. E proprio questa è la chiave. Ma prima di tutto il cuore che si lascia aprire dalla grazia delicata di Dio sperimenta poi la sua potenza*.

* Una storia.

Un giovane commesso in un negozio di animali andava regolarmente a colloquiare sul suo cammino e a confessarsi dal padre spirituale. Era appassionato del proprio lavoro, creativo e avrebbe tanto desiderato aprire un negozio in quel settore. Passavano gli anni ma con lo stipendio da commesso era difficile poter coronare quel sogno. Ma viene da alcuni parenti un’eredità e lui racconta al sacerdote che i fratelli litigano furiosamente. Gli spetterebbe una somma che vale i due terzi dell’esercizio tanto agognato. Che fare? Il prete ritiene un comportamento corretto se lui cerca di ottenere il suo cercando di non litigare. Poi quasi gli scappa un “ci sarebbe un’altra strada…”. Il ragazzo subito insiste per conoscerla ma il religioso nicchia: il discepolo sta vivendo da qualche anno un sereno, vivo, percorso di fede, Dio in vari casi non ti porta a srafare tutto insieme. Il giovane vuole sapere. Il punto è questo: potrebbe dentro di sé scegliere più pienamente Dio come sua eredità e lasciare che i fratelli dividano le sostanze come vogliono. Il padre spirituale aggiunge che è una scelta molto impegnativa, che se il giovane poi in seguito si pentisse potrebbe risentirsi con lui… Ma il commesso ha deciso e sembra irremovibile. Vuole fare così. Il prete gli suggersisce di pregarci qualche giorno sopra prima di decidere. Qualche settimana dopo il ragazzo torna dal padre spirituale e gli rivela che i fratelli hanno fatto man bassa del patrimonio ma lui è contento così, uno della famiglia mette di cuore l’amore sopra i soldi. Osseviamo che si trattava di un sacrificio molto grande, le sue aspirazioni ancora restavano un’utopia. Il giovane però continua con gioia il suo cammino e ogni tanto torna dal prete. Dopo vari mesi giunge dal sacerdote per il solito colloquio-confessione e gli racconta di un lontanissimo zio che nemmeno conosceva gli aveva donato tutto il necessario per aprire il negozio.

A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog


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