d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 8 Agosto 2023

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Gesù nei dialoghi va sempre al cuore delle situazioni specifiche, non dialoga secondo logiche astratte. Così lui certo distingue una falsa religiosità formale dalla graduale, piena di buonsenso nella luce, sincera conversione del cuore.

Nella quale la grazia conduce tendenzialmente verso un ascolto sempre più attento e profondo delle vere motivazioni che muovono il discernere e l’agire, imparando a cercare di riconoscere la luce serena di Dio da mille altre voci interne ed esterne fasulle: paure, ansie, ferite che fanno discernere, operare, in modo distorto, miopi interessi vari…

Ma come detto Gesù va al cuore di ogni specifica situazione: qui il punto profondo è che quelle persone non sono state piantate, chiamate, da Dio. Dunque andando in profondità le comprende e le giustifica pure, non possono comprendere il senso di ciò che Gesù insegna. Ma anche rivela che chi non è piantato da Dio non può restare su una strada non voluta dal Signore stesso per lui.

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Com’è ingenuo, per esempio, il proselitismo di chi vuole aumentare meccanicamente il numero dei partecipanti al proprio cammino religioso, senza un aiuto reciproco a cercare la specifica, equilibrata, volontà di Dio per ciascuno. Ciechi e guide di ciechi: quel percorso non potrà fare bene a chi non vi è chiamato da Dio, non ne potrà cogliere il senso e dunque potrà rischiare di far male anche agli altri.

Gesù con 11 discepoli ha cambiato il mondo, non si è lasciato ingannare dalle esteriorità più o meno altisonanti.

don Giampaolo CentofantiFonte