Questa parabola non a caso segue quella del figliol prodigo. L’amministratore disonesto è il figlio maggiore che sembra essersi impossessato della conduzione dell’azienda del padre imponendo criteri efficientisti, senza misericordia e comprensione. Ma così la vita muore e il figlio maggiore si trova perso.
Anche lui, così precisino, come il fratello (figliol prodigo). È la storia di tutte le persone di Dio che troviamo nelle scritture. Il momento del vario fallimento si rivela per loro un momento di grazia in cui imparano finalmente a non appoggiarsi su sé stessi, sui propri angusti criteri ma a chiedere aiuto, luce, a Dio e agli altri.