Il vangelo della gioia
Senza la grazia adeguata è impossibile comprendere le parole di Gesù. Eventualmente si gettano semi che potranno portare frutto nei tempi e nei modi della sapienza di Dio. Per esempio la testimonianza di tante persone nella Bibbia, anche di persone dei nostri giorni che vediamo serene e realizzate e anche di altre in cammino più graduale ma anch’esse con risorse sconosciute a chi non ha ricevuto il dono della fede.
Persone che vedono gradualmente venire una gioia, una fiducia, una speranza, prima impensate, risanate tante ferite, anche psicologiche, rapporti difficili rinascere, sofferenze e problemi risolversi o in altri casi venire affrontati in modo ben diverso e vedono strade nuove aprirsi, incontri, doni, preghiere esaudite, quante cose belle e insperate.
Dunque anche la luce, la forza, ricevute in dono di non scappare di fronte alle difficoltà ma invece di perseverare sulla feconda via della vita. In chi persevera nella sequela viene un momento in cui anche se non si è ancora entrati in una pienezza totale di vita si sono comunque ricevuti tanti doni da persuadere quel discepolo a non perdere tempo su strade fasulle ed invece correre sempre più rapidamente, secondo la grazia ricevuta, incontro a Dio.
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Il vangelo di Gesù è come dice il nome la buona novella, eu anghelion, non il vangelo dei pesi, dei giudizi, delle condanne, delle opere da energumeno, ma il vangelo della gioia dei piccoli portati per mano da Maria e Gesù con semplicità e sereno buonsenso verso una vita sempre nuova.
Per gentile concessione di don Giampaolo Centofanti, dal suo blog.