d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 22 Agosto 2023

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L’angelo rivela a Maria che è piena di grazia e lei rimane turbata perché non sapeva di essere immune dal peccato originale e neanche ben comprende cosa possa voler dire piena di grazia. Gabriele le annuncia il compimento della promessa sul figlio di Davide che, ora rivela, è anche Figlio dell’Altissimo.

Maria risponde subito con piena disponibilità anche a rinunciare alla vocazione verginale cui tanto teneva. Qui vi è tanto da riflettere. Come mai Maria aveva fatto una scelta di verginità e voleva sposarsi, tra l’altro in un ambiente che considerava punite da Dio le mogli sterili? Forse Giuseppe non poteva avere figli? Nel caso come si sapeva ciò?

Forse semplicemente Maria aveva una apparentemente contraddittoria vocazione alla verginità e al matrimonio e così anche Giuseppe e avevano deciso di lasciarsi portare dalla fede senza sapere dove li avrebbe portati, come si sarebbe chiarita questa apparente contraddizione? Tanta fede, senza controllare ed incepparsi nei propri ragionamenti. E tanta disponibilità a rinunciare alle scelte più care, più profonde, per lasciare operare Dio, la sua Parola. Nulla è impossibile a Dio.

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Questo crescere nella fiducia in Dio aiuta Maria e Giuseppe a crescere nella fiducia reciproca. Infatti la fiducia orienta a credere nell’amore bello, di Dio, dell’altro. Giuseppe crede alla fedeltà di una vergine incinta non di lui, Maria ascolterà Giuseppe che di notte la porta in Egitto. Maria sperimenta vitalmente la comunione in questo misterioso Spirito Santo dell’Altissimo…

✝️ Commento al brano del Vangelo di:   ✝ Mt 19, 23-30

don Giampaolo CentofantiFonte