Dio ama tutti e non punisce. Il paradiso non รจ solo un posto dove stare ma una vita piena dโamore, felicissima, nella quale si viene portati. Cosรฌ il purgatorio non รจ un essere rimandati a settembre, uno scappellotto che Dio ci deve pur dare per soddisfare la giustizia. Queste visuali nascondono lโidea che anche se รจ tanto bello farsi gli affari propri bisogna sacrificarsi per essere giusti. Dio non dice, come talora si finisce invece per intendere, ad Adamo ed Eva di non mangiare dei frutti dellโalbero della conoscenza del bene e del male altrimenti li sopprimerร . Spiega loro che moriranno.
Nellโumanitร , nello stesso corpo, di Adamo ed Eva entra una corruzione (che forse si trasmette nella generazione) quando decidono di discernere con criteri propri invece che fidandosi di Dio. Il purgatorio รจ la delicatezza con la quale Dio apre gradualmente il cuore in parte chiuso. La parola greca krino significa giudizio nel senso di discernimento. In cielo dunque vedremo, discerneremo, le nostre chiusure, i nostri ripiegamenti, consapevoli e volontari nella luce dellโamore misericordioso, meraviglioso, di Dio. E sentiremo dispiacere per il male commesso, per le sofferenze causate, ma anche ci consolerร lo sperimentare che Dio volge tutto, anche il peccato, in bene per chi si rimette a Lui.
Vedremo anche che tanti nostri sbagli non erano consapevoli perchรฉ, pur se sapevamo che certe cose non si devono fare, non avevamo la grazia per comprendere che ci toglievano vita. Il vero peccato รจ una follia. Anche se ugualmente puรฒ esistere: il diavolo lo dimostra. ร bello vedere in questo brano che lโamore di cui parla Gesรน รจ attento a tutta la specifica persona, ai suoi specifici bisogni. Non dice ho avuto sete e mi avete dato da mangiare, come talvolta un amore ancora preso piรน da se stesso che dal fratello puรฒ fare. Attenzione al vero cammino del fratello, non a quello che a me gratifica lui faccia. Le persone talora nelle parrocchie possono trovare piรน indottrinamento che questo amore di cuore, questa attenzione, questa comprensione, della loro umanitร , del loro graduale cammino, dei loro bisogni.
Lโamore vero scioglie i nodi. Giudizio, schemi, ripiegamenti, in parte possono risultare limiti umani e Dio va oltre le nostre debolezze ma preghiamo affinchรฉ Dio ci possa portare nel suo amore, nel suo amare. Lโinferno dunque รจ un no definitivo persino alla misericordia di Dio che ci propone di entrare in cielo in quellโamore che sulla terra possiamo aver rifiutato. Dio ci lascia vivere mille esperienze di come ci roviniamo la vita su quella strada, ferite, ansie, solitudini, malesseri, difficoltร , dโogni tipo. La nostra fragile umanitร รจ una via di salvezza. Il demonio ha scelto in un istante la sua eternitร .
Noi possiamo chiudere il cuore mille volte ma senza ancora farlo del tutto. Possiamo anche sbagliare senza nemmeno esserne cosรฌ profondamente consapevoli. Alla fine della vita terrena, dopo tutte le esperienze necessarie, la scelta almeno pro o contro la misericordia divina sarร consapevole e definitiva e non la metteremo piรน in discussione in eterno. Il vangelo dunque va letto per intero. Il brano odierno e la parabola del figliol prodigo ci parlano dello stesso Amore.
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A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me.