Il significato poco noto della messa
Pietro ci consente una chiave di lettura di tutta la Bibbia. Per esempio non è che Dio nell’Antico Testamento sia più severo ma il punto è che accompagna gradualmente il cammino dell’uomo verso l’infinito, meraviglioso, totalmente misericordioso, amore di Dio.
Così comprendiamo anche il significato delle letture nella messa: la prima lettura, in genere dall’Antico Testamento, rappresenta la profezia, la ricerca dell’uomo ispirata, portata per mano, da Dio, il vangelo è il compimento virtualmente pieno della Rivelazione, la seconda lettura, dal Nuovo Testamento, indica l’attualizzazione del Vangelo da parte della Chiesa ed il salmo la preghiera che scaturisce da tutto questo percorso.
Dunque si tratta nella messa di un sempre più profondo ritorno al vangelo, come Gesù stesso ha insegnato, scoprendo sempre meglio Gesù, Dio e uomo. Nel grazia del perdono della liturgia penitenziale, nella parola che si fa carne nell’eucarestia, nell’invio a vivere la messa nel quotidiano.
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Per gentile concessione di don Giampaolo Centofanti dal suo blog.