Lโolio buono che non si puรฒ dare
Cosa devo fare per avere la vita eterna, chiede nel vangelo il giovane ricco. La religione dei doveri meccanici, dei giudizi, dei castighi รจ quella del do ut des, che devo fare per avere, fare cose per avere cose, ma dovโรจ la vita? Su queste strade non possiamo trovare noi stessi e dunque prima o poi possiamo finire per andare dove pensiamo di trovare davvero la vita, magari su vie molto sbagliate.
Ma allora come cercare la vita vera? Vivere nel bene semplice e pieno di buonsenso che hai davvero maturato, non devi fare tutto subito: quando cerchi di essere te stesso con semplicitร e buonsenso quella รจ la grazia che Dio ti ha donato. Se cerchi dunque di accoglierla Dio vede che non ti disturba, che la vuoi e te la manda sempre piรน.
Cosรฌ da un lato siamo in una botte di ferro: Dio ci ama, ci sostiene, ci salva senza condizioni. Siamo liberi perchรฉ lui comprende e perdona tutto. Dallโaltro lato se vogliamo entrare sempre piรน nella vita fin da ora la strada รจ appunto cercare di accogliere la grazia che davvero Dio ci ha donato. In cielo Dio ci potrร donare grazia su grazia piรน rapidamente perchรฉ lรฌ avremo fatto una scelta definitiva perlomeno per la sua misericordia o meno.
Qui sulla terra lungo il cammino possiamo ancora rifiutare la sua misericordia e Dio ci va piano nel donarci una grazia che poi potremmo non volere piรน. Cosรฌ aspetta che la vogliamo concretamente, accogliendola concretamente nella vita. Ecco lโolio di cui parla questa parabola.
La vita piena non รจ una cosa che Dio ti puรฒ mettere in mano, ma unโapertura libera e sincera del cuore alla luce che viene in te. Un giovane puรฒ chiedere a Dio di donargli la ragazza giusta ma se non accoglie la luce nel suo cuore non va sulle vie dove puรฒ trovarla, se la trova puรฒ non riconoscerla, chiuso nei propri schemi, pregiudizi, se la riconosce piรน facilmente puรฒ litigare, non dialogare, rovinare un rapporto che pure sarebbe quello giusto per lui. Senza lo Spirito non possiamo nulla.
Ecco lโolio, il tuo accogliere lo Spirito.
Per gentile concessione di don Paolo Centofanti.