Il brano iniziale di questa pericope riguarda questioni di ortodossia o meno della fede. Non รจ un caso sia collegato con quello della preghiera in comune. Essa va vissuta nel nome di Gesรน. Non in un bene qualsiasi prodotto dallโuomo ma lasciandosi portare da Dio nella preghiera: nella fede, nei criteri della fede.
Attingendo a questa grazia che รจ eucaristica, comunionale, la nostra esistenza rinasce integralmente. Quando dico sรฌ alla chiamata di Dio, quando veglio sulla sua chiamata non mi apro meramente ad una certa bontร umana ma a tutti i doni spirituali, umani e materiali che Dio vuole elargirmi. E a quelli che mi dร perchรฉ glieli chiedo io. Rendo piรน facile a Dio farmi questi doni perchรฉ essi non sono cose ma vita.
Non puรฒ facilmente maturare la pesca se il ramo non รจ cresciuto. Per questo, se le condizioni della mia vita non mi consentono per esempio di partecipare alle riunioni della mia comunitร per lungo tempo, pur restando legato a tale realtร ecclesiale finchรฉ dura lโostacolo cercherรฒ di partecipare ad incontri di unโaltra comunitร .
Il punto non รจ il fare per forza qualcosa ma stare col cuore in cerca di Dio. Se realmente non mi รจ possibile essere presente in nessun gruppo in un cammino graduale potrรฒ imparare ad essere sempre piรน attento a coltivare il rapporto con Dio come possibile. Ha ricolmato di beni gli affamati, canta Maria nel Magnificat.
Tale รจ anche il senso profondo del legare e sciogliere. Certo Dio non riduce al cuore limitato di uomini, pur di Chiesa, il suo amore senza limiti. Ma ci insegna a cercare la conferma della Chiesa. Questa puรฒ aver giudicato erroneamente delle persone ed esse era giusto confidassero nellโAmore di Dio che va oltre. Ma una ricerca gradualmente sempre piรน profonda spinge a cercare un nuovo giudizio della Chiesa appena una nuova situazione lo consenta.
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A cura di don Giampaolo Centofanti nel suo blog.