La grazia ci orienta a comprendere che ogni minimo bene da noi vissuto è un immenso dono di Dio. Un regalo che dà vita prima di tutto a noi stessi. E allora non possiamo giudicare nessuno perché non sappiamo che luci o meno può aver ricevuto dal Signore.
Veniamo condotti verso il cercare di accompagnare a misura, con discrezione, la crescita di ciascuno invece di imporgli obiettivi prefabbricati. È umano il volersi esprimere, fare cose grandi e belle. Ma la grazia gradualmente ci induce, certo a sviluppare piste di azione ma sempre più, nel profondo, rimessi a Dio.
Una storia.
Un missionario sta inutilmente sbracando da un più serio impegno in una zona piena di fedeli. Ma i fedeli non vanno lì per lui ma per la grazia di quella mamma in un’altra parte del mondo che offre la sua vita piena di prove per il bene di tutti.
Senza che nessuno se ne avveda, che nessuno la esalti nemmeno un pochino.
A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog