Senza la grazia non si può fare nulla ma anche nella grazia ricevuta paure, miopi interessi, affettività, ferite, schemi, possono rallentare, deviare, persino spegnere, il cammino di sequela di Gesù. L’uomo ha, al momento della grazia, davanti a sé la via dello scioglimento dei suoi nodi, dell’apertura di strade di pienezza con ogni bene e restare ripiegato sul vecchio sé stesso che pare dargli sicurezza quando invece sperimenta vario malessere proprio a causa di tali chiusure.
Qui Gesù specifica che non si tratta di vivere un bene generico, di testa propria, ma di seguire lui, di andare dove va lui. Quindi qui Gesù chiarisce che si possono chiamare bene cose che in realtà danno spazio, che nella grazia ricevuta si poteva non dare, alle proprie ferite, affettività fragili, ansie, ai propri miopi interessi, schemi, si può prendere su queste scie della parola di Dio ciò che fa comodo e mettere da parte ciò che stimola un sincero lasciarsi portare oltre, si può dire che Dio è con noi senza volere vedere che noi non siamo con lui.
Il cammino di ciascuno è libero, graduale, Dio non è un efficientista ma esiste una tendenziale maturità, solidità, della persona ed invece un trascinarsi in percorsi di piccinerie vissute in proprio ed incoraggiate negli altri. Si tiene per esempio più ad affettività malate che al costruire rapporti autentici, solidi, in Dio. Senza la grazia non si può nulla ma qui Gesù stimola ad accoglierla secondo quei reali margini di scelta che abbiamo. Fermarsi, pregare, nelle situazioni concrete e riflettere: cosa muove in profondità il proprio discernere, agire?
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La sincera ricerca del volere di Dio o debolezze varie? Quando si sceglie con attenzione il bene sincero, si è sulla via di superare proprio i legacci vari che soffocano la vita. Ogni nuovo lasciarsi portare oltre apre e stimola una successiva ulteriore crescita. L’uomo nella sua creaturalita’ può vivere scelte che nello stesso momento in parte aprono in parte chiudono anche quando la grazia consentirebbe una più sincera apertura. La parte buona può finire per nascondere quella malata.
Gesù ci aiuta: dove sono io là sarà anche il mio servitore. Quanto si è distanti da quel dove? Quanto può aiutare in tale percorso un serio e sereno padre spirituale. E questo è un altro aspetto che indica la maturazione di una crescita profonda: il cercare sinceramente, secondo i tempi della grazia, aiuto invece del restare chiusi nelle proprie paure, difese…
Dunque Dio salva chiunque lo voglia ma lascia anche margini liberi di scelta nell’entrare sempre più nella vita fin da qui sulla terra.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 12,24-26
don Giampaolo Centofanti – Fonte