Cari ragazzi e ragazze, ben trovati!
Siamo giร arrivati alla Seconda Domenica di Quaresima, quindi la Pasqua si avvicina a grandi passi.
Vediamo innanzitutto di capire prima cosa significa vivere la Quaresima. Questo Tempo Liturgico, oltre a tutte le sue varie interpretazioni, รจ soprattutto un periodo che la Chiesa ci dร per prepararci alla Pasqua: per essere pronti a vivere al meglio questo momento in cui tutto prende vita in modo nuovo. Non che la domenica di Pasqua sia qualcosa di magico, che le cose non si trasformano fisicamente, piuttosto siamo noi che, per merito della Resurrezione, possiamo viverle in modo nuovo.
Perciรฒ andiamo subito a conoscere le Letture, che sono un po’ complesse…
Ed ecco che la Prima potrebbe anche scioccarci: รจ tratta dalla Genesi e racconta il sacrificio di Isacco. Dunque, facciamo un posso indietro. Abramo, suo padre, era avanti negli anni e non aveva figli, un giorno Dio si manifesta a lui e gli promette una discendenza numerosa. Abramo pensa quindi che questa divinitร sia diversa da tutte quelle che ha conosciuto e decide di fidarsi. Si mette in viaggio e si trasferisce in un posto che non conosce proprio perchรฉ glielo ha detto Dio. Dopo tante peripezie e grandi difficoltร arriva finalmente questo figlio tanto desiderato, Isacco: รจ sano e cresce forte. Quando รจ, adolescente Dio chiede all’anziano una cosa che puรฒ sembrare assurda, almeno nel modo che Abramo la intende: Dio chiede ad Abramo di offrirgli il figlio amato, Isacco! Abramo, che conosceva ciรฒ che a volte le altre divinitร di cui aveva sentito parlare chiedevano alle persone, cioรจ di offrire un sacrificio umano, addirittura di far morire un figlio, pensa che Dio gli stia chiedendo la stessa cosa: per mettere alla prova la sua fede, se davvero era obbediente alla volontร di Dio.
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Abramo รจ pronto al supremo sacrificio e sta per sacrificare il figlio…
Ma questo Dio รจ diverso dagli altri, non toglie i figli, ma li dona. Anzi dona il Suo Unico Figlio per il bene dell’umanitร . Quindi, alla fine Isacco non viene ucciso, ma la prontezza di Abramo a fare tutto ciรฒ che Dio gli chiede, gli ottiene grandi benedizioni, per tutte le generazioni a venire, fino a noi oggi.
La Seconda Lettura, San Paolo parla a un gruppo di cristiani, battezzati. ร una lettera di incoraggiamento, estremamente attuale, che aiuta ancora oggi. Dice che qualunque cosa ci accada, non dobbiamo spaventarci perchรฉ Cristo รจ morto e risorto per noi. Insomma, ci dice quanto valiamo: noi valiamo il Sangue di Cristo. Dio ci ama talmente tanto da darci il Suo Unico Figlio: non ci potrebbe mai accadere qualcosa di terribile, che annienti completamente la nostra vita perchรฉ altrimenti andrebbe sprecato questo Sacrificio.
Spostiamoci ora al Vangelo, che in qualche modo รจ strettamente connesso alla Prima Lettura.
Innanzi tutto sono entrambi ambientati in cima a un monte, in intimitร con Dio. E soprattutto da entrambi in momenti viene svelata una Veritร .
Nel Vangelo viene raccontato l’episodio della Trasfigurazione. Gesรน si rivela, solo a tre apostoli, per ciรฒ che veramente Egli รจ: il Figlio di Dio.
Allo stesso modo, sul monte Abramo conosce il suo Dio: รจ un Dio di amore e non un tiranno.
Ora dobbiamo analizzare due particolari:
- l’intimitร tra gli apostoli e Gesรน
- la Trasfigurazione di Gesรน.
Mettendoli insieme possiamo capire una cosa: รจ nella nostra intimitร che conosciamo Dio e il Suo Vero Amore per noi. Ma poi finisce tutto qui?
Assolutamente no: quando scopriamo quanto Dio ci ama, anche noi in qualche modo siamo trasfigurati, ovvero la nostra vita cambia in funzione di questo Amore. E se qualche volta ci potrebbe capitare di pensare che Dio sta facendo con noi una cosa temibile come quella chiesta ad Abramo, in realtร scopriamo quanto Egli ci ama e quello che vediamo come una cosa dolorosa diventa per noi una Grazia, un dono per gli altri.
Possiamo entrare in questa intimitร con Dio, solo se nelle difficoltร , non ci arrabbiamo e non ci allontaniamo da lui, piuttosto lo accogliamo nel nostro cuore. Cosรฌ possiamo scoprire che in realtร รจ Lui che sta con noi e ci aiuta a portare la difficoltร .
Dunque la nostra vita acquisisce cosรฌ un senso tutto nuovo perchรฉ tutto serve per vivere questo Amore.
Usiamo dunque la Quaresima per amare e per accogliere l’Amore, che si mostrerร poi soprattutto con la Pasqua, il dono d’amore di Gesรน per noi.
AUTORE: Cristina Pettinari
FONTE: Omelie.org
SITO WEB: https://www.omelie.org