SIGNIFICATO PASTORALE
L’Avvento รจ un tempo di attesa. Attendiamo il Signore che viene. L’oggetto centrale della speranza cristiana non puรฒ essere altro.
In Avvento celebriamo tutto il grande mistero della venuta del Signore: esso va dalla prima venuta a Betlemme, che ha risposto all’attesa del popolo antico, fino all’ultima venuta del Re della gloria, che colmerร l’attesa della Chiesa.
Entro questi due termini estremi si colloca un terzo avvento: quello che ha luogo nella Chiesa e nella vita cristiana, soprattutto per mezzo dei sacramenti. E quello che nella preghiera del Signore esprimiamo con l’invocazione: ยซVenga il tuo Regnoยป: realtร sempre in atto, da cui la nostra vita esige di essere afferrata a ogni istante. ยซCristo ieri, oggi e nei secoliยป. Egli รจ l’ยซoggiยป eterno del mondo.
La prima venuta a Betlemme รจ rievocata dalla festa del Natale, a cui questo tempo prepara. Siamo esortati ad attendere con fede, con alacritร e con gioia una solennitร che ci recherร gaudio e salvezza.
L’ultima venuta del Signore, quando verrร nella gloria a chiudere la storia del mondo e a introdurci nel Regno, l’attendiamo con una speranza che si rinnova sempre. Ne abbiamo giร una caparra nel dono del suo Spirito, e una anticipazione nella presenza del Risorto in mezzo a noi; ma questo non spegne in noi il desiderio di contemplarlo ยซa volto svelatoยป nella gloria del suo avvento. ยซProclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venutaยป.
La continua venuta nella Chiesa e in ogni anima, รจ la grande realtร che riempie il tempo presente. Per questo l’attesa non รจ mai colmata. Le anime lo aspettano, perchรฉ non hanno ancora raggiunto la piena statura di Cristo; la Chiesa lo aspetta, perchรฉ le realtร che essa possiede non sono ancora definitive; il mondo lo aspetta, perchรฉ la missione della Chiesa non ha ancora portato fino ai suoi confini la testimonianza evangelica. Questa speranza conosce un ritmo progressivo: ogni anno รจ nuova, perchรฉ mentre lascia dietro di sรฉ le tappe raggiunte, si protende verso nuove mete. (CEI, La preghiera del mattino e della sera p.2)
SEGNI E AZIONI
Celebrazioni eucaristicheย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย
Indicazioni generali
- ยซNel tempo di Avvento si suonino lโorgano e gli altri strumenti musicali e si orni lโaltare di fiori con quella moderazione che corrisponde allโindole di questo tempo liturgico, senza anticipare la pienezza della gioia del Natale del Signoreยป. (Cerimoniale dei Vescovi, 236)
- Cantare lโattesa. In questo tempo si propongano canti che esprimono vigilanza, conversione, tensione e gioia nel cammino verso la parusia e canti che invocano la venuta del Redentore. Riferimenti: CEI, Repertorio Nazionale di Canti per la Liturgia, 2008, DIOCESI DI LUGANO, Lodate Dio 128โ129, UFFICIO LITURGICO DELLA DIOCESI DI COMO, Una fede da cantare. Per un repertorio diocesano dei canti, 1987.
- Valorizzare gli elementi ordinari di carattere escatologico: ad esempio, lโembolismo che sfocia nellโacclamazione ยซTuo รจ il regnoยป.
Rito di ingresso: da curare in modo particolare come attenzione specifica del tempo di Avvento.
Atto penitenziale: si suggerisce lโadozione della formula III, con invocazione cantata.
Acclamazione di anamnesi: โAnnunciamo la tua morteโฆโ, possibilmente caratterizzata con lโaggiunta di impronta escatologica โVieni, Signore Gesรน!โ (cfr. Messale Romano; Lodate Dio, 238)
Corona di Avvento: nella chiesa la corona รจ preferibilmente collocata vicino allโambone; lโaccensione del cero puรฒ avvenire dopo la proclamazione del Vangelo, mentre lโAssemblea canta un ritornello; i ceri accesi nelle domeniche precedenti ardono giร dallโinizio della celebrazione.
Il presepio. ยซIl presepio [โฆ] sovente rimane un elemento coreografico non valorizzato allโinterno della celebrazione. Sono stati fatti vari tentativi per ridare a tale tradizione maggiore efficacia pastorale. La costruzione del presepio potrebbe essere fatta a tappe, e inserita allโinterno della liturgia domenicale, manifestando cosรฌ lโitinerario spirituale della comunitร in attesa del Signore: nella IV domenica di Avvento, si collocano le statue di Maria e Giuseppe, indicando Maria quale modello del cristiano che attendeยป (Cfr.
- Venturi, Avvento e Natale). Per questi motivi รจ fuori luogo posizionare la statua di Gesรน Bambino prima della S. Messa di Natale.
Le Ferie maggiori di Avvento
Dal 17 al 23 dicembre, giorni chiamati โferie maggioriโ dellโAvvento, sfuma la dimensione escatologica (lโorientamento prevalente al futuro) e si intensifica la memoria della venuta storica del Signore.
Antifone โOโ. Le 7 antifone del Magnificat di questi giorni (che il Messale di Paolo VI ha ripreso anche come versetti dellโAlleluia per le S. Messe) ci aiutano ad accostarci al mistero dellโIncarnazione del Figlio di Dio con stupore e fede. Sono dette Antifone maggiori (o Antifone โOโ), cantate nella Chiesa giร dallโย VIIIย secolo. Le antifone iniziano con una โOโ che esprime ammirazione e stupore. Gesรน Cristo viene invocato con una serie di titoli messianici: Sapienza, Signore, Radice, Chiave, Sole, Re, Emmanuele. Le iniziali latine di questi titoli, lette in senso inverso, formano lโacrostico โEro crasโ (sarรฒ domani, verrรฒ domani). Le antifone si concludono con la supplica โVieniโ, perchรฉ Dio venga oggi, sia efficace per la nostra vita, risponda alle nostre speranze. Per valorizzare queste Antifone รจ opportuno, nei Vespri, introdurle con un breve commento (o, nella Messa, farvi riferimento durante lโomelia); se possibile รจ opportuno cantarle, scegliendo tra le varie proposte di melodia. Possono anche diventare fonte di preghiera dopo la comunione o per qualche altra celebrazione durante la Novena di Natale (Cfr. Felice Rainoldi, ยซGlossario / 48ยป in Musica e Assemblea 2 / 2010).
Novena di Natale
Nei nove giorni che precedono il Natale la S. Messa abbia un breve commento alle letture e la preghiera dei Fedeli, ma non sia sovrapposta alla Novena di Natale. Questa รจ sorta per comunicare ai fedeli le ricchezze di una liturgia alla quale essi non avevano facile accesso (Direttorio Pietร Popolare n.103). รจ possibile valorizzare questo tempo liturgico che accompagna il Natale con la celebrazione dei Vespri e le Antifone maggiori (Antifone โOโ). In orario adatto alla vita degli adulti si puรฒ proporre la Novena di Natale degli adulti (v. Sussidio diocesano) a modo di Liturgia della Parola. Questa potrร essere arricchita di segni e di immagini cari alle tradizioni locali. Per i ragazzi viene offerta una particolare celebrazione chiamata โla Novena dei ragazziโ; una scelta coerente con una catechesi di stile familiare richiede che la Novena dei ragazzi sia celebrata in orario adatto alle famiglie. Lโinvito รจ a scegliere tra queste proposte quella che maggiormente evangelizza la comunitร in preparazione al Natale.
Celebrare lโAvvento in famiglia
La corona dellโAvvento
La corona รจ un segno tipico dellโAvvento nelle case dei cristiani. Si รจ diffusa a partire dal XVI secolo nei paesi germanici, tra protestanti e cattolici, nellโAmerica del Nord e poi negli altri paesi. ร composta da un grande anello fatto di rami sempreverdi intrecciati (abete, oppure tasso, pino, alloro) su cui sono fissati quattro ceri posti ad uguale distanza tra loro. Il sempreverde richiama la speranza portata dal Signore che vive per sempre in mezzo agli uomini; i quattro ceri, che si accendono progressivamente nelle quattro settimane di Avvento (ogni domenica se ne accende uno in piรน), sono simbolo della luce di Gesรน che si fa sempre piรน vicina e intensa, attraverso le tappe della storia della salvezza e lโannuncio dei profeti. Una tradizione suggerisce il nome dei quattro ceri: candela della Profezia, di Betlemme, dei Pastori, degli Angeli. La corona, collocata su un tavolo, diviene il centro attorno a cui tutta la famiglia si riunisce per un momento serale (quotidiano o settimanale) di preghiera (cfr. Direttorio Pietร Popolare, n.98; sussidio CEI, Avvento 2010; sussidio Pregare e cantare la Parola, Como 1987; G. Venturi, Avvento e Natale, Elledici, Rivoli 1986).
Il calendario dโAvvento
Il calendario dโAvvento puรฒ essere uno strumento, rivolto in particolare ai bambini, per aiutarli a vivere giorno per giorno lโattesa del Signore con stupore, preghiera, impegno. Dietro le finestrelle di cartoncino che ogni giorno, dal 1 al 24 dicembre, vengono aperte, i bambini trovano una raffigurazione legata ai temi dellโAvvento, che li invita a vivere per quel giorno un particolare atteggiamento. (Cfr. G. Venturi, Avvento e Natale).
La benedizione della mensa
Lโora del pasto รจ momento ricco di senso per la vita della famiglia e particolarmente adatto per aprire il cuore ai doni di Dio ricevuti e alla solidarietร verso i piรน poveri, in sintonia con la preghiera di Gesรน โdacci oggi il nostro pane quotidianoโ. Per il tempo di Avvento: v. Sussidio โBiglietto di Avvento e Natale per le famiglieโ.
La preparazione dei segni del Natale: il presepio e lโalbero
Il presepio. ยซCome รจ noto, oltre alle rappresentazioni del presepio betlemita, esistenti fin dallโantichitร ย nelle chiese, a partire dal secolo XIII si รจ diffusa la consuetudine, influenzata senza dubbio dal presepe allestito a Greccio da san Francesco dโAssisi nel 1223, di costruire piccoli presepi nelle abitazioni domestiche. La loro preparazione (in cui saranno coinvolti particolarmente i bambini) diviene occasione perchรฉ i vari membri della famiglia si pongano in contatto con il mistero del Natale, e si raccolgano talora per un momento di preghiera o di lettura delle pagine bibliche riguardanti la nascita di Gesรน.ยป (Direttorio Pietร Popolare, 104). Gli elementi essenziali del presepio sono suggeriti dal racconto evangelico: i pastori, lโangelo, Maria, Giuseppe, il neonato nella mangiatoia (cfr. Lc 2,16). Nel IV secolo appaiono il bue e lโasino, ricordati dal profeta Isaia (Is 1,3) (cfr. G. Venturi, Avvento e Natale).
Lโalbero di Natale. Lโalbero di Natale (tradizione conosciuta dal XVI sec, ma che ha origine dalle sacre rappresentazioni diffuse dopo lโanno mille) รจ un segno da riscoprire nel suo simbolismo cristiano; ยซevoca sia lโalbero della vita piantato al centro dellโEden (cfr. Gn 2,9), sia lโalbero della croce, ed assume quindi un significato cristologico: Cristo รจ il vero albero della vita, nato dalla nostra stirpe, dalla vergine terra santa Maria, albero sempre verde, fecondo di fruttiยป (Direttorio Pietร Popolare, 109). Lโornamentazione dellโalbero, secondo la tradizione, consiste in mele e biscotti leggeri, frutti, doni e luci; le luci richiamano la vittoria di Cristo, luce del mondo, sulle tenebre del male (cfr. Direttorio Pietร Popolare, 109; G. Venturi, Avvento e Natale).
Vespri di avvento
Indicazione nei testi della Liturgia delle ore.
Celebrazioni penitenziali
Si suggerisce di collocare una celebrazione penitenziale anche allโinizio dellโAvvento, proponendola come momento di verifica circa la qualitร e il senso della nostra speranza a livello comunitario e personale.
ร bene non trascurare la dimensione comunitaria della penitenza con celebrazioni nelle quali sia chiaro il riferimento alla Parola di Dio, che chiama a conversione, solleva dalla polvere del peccato, risana il cuore e riconcilia con Dio e con i fratelli.
Aspetto mariano
ยซSi dovrร mostrare ai fedeli che la liturgia romana ha giร un suo ยซmese della Vergineยป, armonicamente inserito nello svolgimento dellโAnno liturgico: il tempo di Avvento. Tale informazione tuttavia non dovrร limitarsi a creare un convincimento teorico, ma dovrร essere tradotta in celebrazioni liturgiche che, tenendo conto della sensibilitร dei fedeli, valorizzino effettivamente i numerosi riferimenti a santa Maria nel tempo di Avventoยป (Congregazione per il culto divino, Orientamenti e proposte per la celebrazione dellโanno mariano, 1987).
ยซNel tempo di Avvento, la Liturgia, oltre che in occasione della solennitร dell’8 dicembre โ celebrazione congiunta della Concezione immacolata di Maria, della preparazione radicale (cfr Is 11,1. 10) alla venuta del Salvatore, e del felice esordio della Chiesa senza macchia e senza ruga โ, ricorda frequentemente la beata Vergine soprattutto nelle ferie dal 17 al 24 dicembre e, segnatamente, nella domenica che precede il Natale, nella quale fa risuonare antiche voci profetiche sulla Vergine Maria e sul Messia e legge episodi evangelici relativi alla nascita imminente del Cristo e del suo Precursore. In tal modo i fedeli, che vivono con la Liturgia lo spirito dell’Avvento, considerando l’ineffabile amore con cui la Vergine Madre attese il Figlio, sono invitati ad assumerla come modello e a prepararsi per andare incontro al Salvatore che viene, vigilanti nella preghiera, esultanti nella sua lode. Vogliamo, inoltre, osservare come la Liturgia dell’Avvento, congiungendo l’attesa messianica e quella del glorioso ritorno di Cristo con l’ammirata memoria della Madre, presenti un felice equilibrio cultuale, che puรฒ essere assunto quale norma per impedire ogni tendenza a distaccare โ come รจ accaduto talora in alcune forme di pietร popolare โ il culto della Vergine dal suo necessario punto di riferimento, che รจ Cristo; e faccia sรฌ che questo periodo โ come hanno osservato i cultori della Liturgia โ debba esser considerato un tempo particolarmente adatto per il culto alla Madre del Signore: tale orientamento Noi confermiamo, auspicando di vederlo dappertutto accolto e seguito.ยป (PAOLO VI, Marialis cultus, nn.3โ4).
Angelus Domini: da sottolineare in modo particolare durante lโAvvento. ยซTale preghiera non ha bisogno di restauro: la struttura semplice, il carattere biblico, l’origine storica, che la collega alla invocazione dell’incolumitร nella pace, il ritmo quasi liturgico, che santifica momenti diversi della giornata, l’apertura verso il mistero pasquale, per cui, mentre commemoriamo l’Incarnazione del Figlio di Dio, chiediamo di essere condotti per la sua passione e la sua croce alla gloria della risurrezione, fanno sรฌ che essa, a distanza di secoli, conservi inalterato il suo valore e intatta la sua freschezza. [โฆ] Immutati restano il valore della contemplazione del mistero dell’Incarnazione del Verbo, del saluto alla Vergine e del ricorso alla sua misericordiosa intercessione; e, nonostante le mutate condizioni dei tempi, invariati permangono per la maggior parte degli uomini quei momenti caratteristici della giornata โ mattino, mezzogiorno, sera โ, i quali segnano i tempi della loro attivitร e costituiscono invito ad una pausa di preghieraยป. (PAOLO VI, Marialis cultus, n.41).
Le Quattro Tempora
Mercoledรฌ venerdรฌ e sabato dopo la III settimana di Avvento, โoggi si puรฒ ricordare lโinizio della stagione invernale, usando lโapposita preghiera universaleโ (Messale Romano pag. 1043; Benedizionale, p.742) .
Elevazioni spirituali e concerti
Lโattesa del Natale e la sua celebrazione hanno una lunga tradizione di momenti musicali e canori (nelle scuole, nelle associazioni, nelle chieseโฆ). Il repertorio di musica sacra a questo riguardo รจ ricchissimo e permette una forma particolare di evangelizzazione che avviene attraverso il canto e la musica. Non si sottovaluti lโoccasione di avvicinare con queste esperienze anche persone lontane dalla comunitร . LโUfficio diocesano per la liturgia รจ disponibile a offrire suggerimenti e per indicazioni in occasioni di elevazioni spirituali che si svolgano nelle chiese.
A cura del Coordinamento degli Uffici pastorali della Diocesi di Comoโ 2011