Dopo i 22,5 milioni di euro 8xmille già destinati per le prime emergenze le scorse settimane, la CEI stanzia altri 200 milioni di euro per contribuire a far fronte alle conseguenze del coronavirus.
Si tratta di un aiuto straordinario della Chiesa italiana per sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, enti e associazioni che operano per il superamento dell’emergenza provocata dalla pandemia, enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà.
Ruota attorno a queste destinazioni la somma che la Presidenza della CEI – sentite tutte le Conferenze Episcopali Regionali – stanzia l’8 aprile per contribuire a far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali provocate dal Covid-19 e favorire aiuti concreti per la ripresa.
Si tratta di un importo straordinario di 200 milioni di euro, provenienti dall’8xmille che i cittadini destinano ogni anno alla Chiesa cattolica e recuperati dalla finalità a cui erano stati destinati, essenzialmente l’edilizia di culto. Di questi, 156 milioni sono ora ripartiti, in modo proporzionale, fra tutte le Diocesi.
L’erogazione avverrà entro fine aprile e impegna a un utilizzo di tali risorse entro il 31 dicembre 2020; la rendicontazione – che dovrà essere inviata alla Segreteria Generale della CEI entro il 28 febbraio 2021 – si atterrà al dettato concordatario (Legge 222/85) e ai criteri di trasparenza, rafforzati dall’Assemblea Generale del maggio 2016.
Tenuto conto delle differenti situazioni esistenti sul territorio nazionale, le modalità di tale rendicontazione non seguiranno la griglia predisposta per i fondi ordinari, ma dovranno specificare: i soggetti destinatari delle erogazioni, le causali, le somme erogate, i relativi giustificativi – secondo prassi – delle attività sostenute.
Leggi o scarica il comunicato dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali
Dalla CEI un aiuto alla ripresa – COVID-19 by Cerco il Tuo volto on Scribd