Si è concluso sabato 4 giugno, il convegno nazionale dal titolo “Signore da chi andremo? Pellegrini, cercatori di Dio” in preparazione al XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, organizzato dall’Ufficio nazionale CEI per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale, con la Diocesi di Fano, il Collegamento Nazionale Santuari e lo Spi-Segretariato Pellegrinaggi Italiani.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Episcopale della CEI per la Cultura e le Comunicazioni Sociali che ha sottolineato l’importanza del pellegrinaggio come occasione di cambiamento interiore. “Chi rientra da un pellegrinaggio – ha spiegato Giuliodori – non torna mai uguale al momento in cui è partito. L’efficacia di un pellegrinaggio, infatti, si misura dalla modificazione interiore. Si tratta di un ripartire in modo nuovo. Il ritorno deve valorizzare questo evento di grazia. Il pellegrinaggio è frutto di un cambiamento e di una conversione. Il modo di operare del Signore è imprevedibile, persone che vano solo per accompagnare o per evadere e fuggire si trovano coinvolte in un’esperienza che li trasforma.”
Una breve sintesi delle tre giornate, è stata intrapresa anche da don Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Nazionale CEI per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport. “Dobbiamo ripartire, rilanciare e ricominciare. La pastorale dei pellegrinaggi è entrata, ormai, nel vissuto delle chiese particolari in maniera convinta. Dobbiamo rilanciare quello che abbiamo recepito in questi giorni perchè diventi patrimonio di tutti”. La giornata è terminata con la preghiera del Congresso Eucaristico.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Episcopale della CEI per la Cultura e le Comunicazioni Sociali che ha sottolineato l’importanza del pellegrinaggio come occasione di cambiamento interiore. “Chi rientra da un pellegrinaggio – ha spiegato Giuliodori – non torna mai uguale al momento in cui è partito. L’efficacia di un pellegrinaggio, infatti, si misura dalla modificazione interiore. Si tratta di un ripartire in modo nuovo. Il ritorno deve valorizzare questo evento di grazia. Il pellegrinaggio è frutto di un cambiamento e di una conversione. Il modo di operare del Signore è imprevedibile, persone che vano solo per accompagnare o per evadere e fuggire si trovano coinvolte in un’esperienza che li trasforma.”
Una breve sintesi delle tre giornate, è stata intrapresa anche da don Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Nazionale CEI per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport. “Dobbiamo ripartire, rilanciare e ricominciare. La pastorale dei pellegrinaggi è entrata, ormai, nel vissuto delle chiese particolari in maniera convinta. Dobbiamo rilanciare quello che abbiamo recepito in questi giorni perchè diventi patrimonio di tutti”. La giornata è terminata con la preghiera del Congresso Eucaristico.
Le giornate dell’evento sono raccontate nel sito della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola