Giorno liturgico: Mercoledì, XXVI settimana del Tempo Ordinario
Commento al Vangelo a cura di Fray Lluc TORCAL Monje del Monasterio de Sta. Mª de Poblet (Santa Maria de Poblet, Tarragona, Spagna)
«Seguimi»
Oggi, il Vangelo ci invita a riflettere, con molta chiarezza e con non meno insistenza, su un punto centrale della nostra fede: il seguimento radicale di Gesù. « Ti seguirò dovunque tu vada »(Lc 9,57). Con che semplicità si può proporre di cambiare totalmente la vita di una persona!: «Seguimi» (Lc 9,59). Parole del Signore che non ammettono scuse, ritardi, condizioni, tradimenti…
La vita cristiana è questo seguimento radicale di Gesù. Radicale, non solo perché per tutta la sua durata vuole stare sotto la guida del Vangelo (perché comprende, quindi, tutto il tempo della nostra vita), ma –soprattutto- perché tutti i suoi aspetti –dal più straordinario fino al più ordinario- vogliono essere e devono essere manifestazione dello Spirito di Gesù Cristo che ci motiva. Infatti, dal battesimo, la nostra non è più la vita di una persona qualsiasi: portiamo la vita di Cristo inserita in noi! Per lo Spirito Santo effuso nei nostri cuori, non siamo più noi che viviamo, ma è Cristo che vive in noi. Così è la vita cristiana, perché è vita piena di Cristo, perché Cristo trasuda dalle radici più profonde: è questa la vita che siamo chiamati a vivere.
Il Signore, quando venne nel mondo, anche se «tutto il genero umano aveva il suo posto, Lui non lo aveva : non trovò posto tra gli uomini (…), ma in una mangiatoia, tra il bestiame e gli animali, e tra le persone più semplici ed innocenti. Per questo dice «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» (Lc 9,58)» (San Girolamo). Il Signore troverà posto in mezzo a noi se, come Giovanni il Battista, lasciamo che Lui cresca in noi e noi diminuiamo, cioè, se lasciamo crescere a Colui che già vive in noi essendo duttili e docili al suo Spirito, fonte di tutta umiltà ed innocenza.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO – Lc 9, 57-62
In quel tempo, mentre andavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose. «Signore, concedimi di andare prima a seppellire mio padre». Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».