Giorno liturgico: Martedì, VI settimana del Tempo Ordinario
Commento al Vangelo a cura del Rev. D. Juan Carlos CLAVIJO Cifuentes (Bogotá, Colombia)
«Guardatevi dal lievito dei farisei»
Oggi, -ancora una volta- vediamo la sagacia del Signore. Il suo agire è stupefacente, in quanto è diverso dalla gente comune, è originale. Egli viene di fare dei miracoli e si muove in un’altra zona dove la Grazia di Dio deve anche arrivare. In questo contesto di miracoli, a un nuovo gruppo di persone in attesa per Lui, è quando gli avverte: «Fate attenzione, guardatevi del lievito dei farisei e dal lievito di Erode!» (Mc 8,15), perché loro –i farisei e quelli di Erode- non vogliono che la Grazia di Dio sia conosciuta, piuttosto diffondono nel mondo del lievito cattivo, seminando discordia.
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La fede non dipende di opere, dato che “una fede che noi stessi possiamo determinare non è affatto una fede” (Benedetto XVI). Invece, sono le opere che dipendono dalla fede. Avere una vera e autentica fede comporta una fede attiva, dinamica; non una fede condizionata e che rimane solo sulla parte esterna, nelle apparenze, che divaga… La nostra fede deve essere vera. Bisogna vedere attraverso gli occhi di Dio e non con gli occhi dell’uomo peccatore: «Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito?» (Mc 8,17).
Il regno di Dio nel mondo si espande come quando appare collocata una misura di lievito nella massa; che cresce non si sa come. Così deve essere la fede autentica, crescendo nell’amore di Dio. Quindi, niente e nessuno ci distraggono dal vero incontro con il Signore e dal suo messaggio salvifico. Il Signore non perde occasione per insegnare e lo fa ancora oggi: “Liberiamo l’idea falsa che la fede non ha nulla da dire agli uomini di oggi” (Benedetto XVI).
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 9, 28-36
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.