Giorno liturgico
Lunedรฌ, I settimana del Tempo di Avvento
Commento a cura del Rev. D. Joaquim MESEGUER Garcรญa (Sant Quirze del Vallรจs, Barcelona, Spagna)
ยซIn veritร io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede cosรฌ grande!ยป
Oggi, Cafร rnao รจ la nostra cittร ed il nostro popolo, dove ci sono persone ammalate, conosciute alcune, anonime altre, frequentemente dimenticate a causa del ritmo frenetico che caratterizza la vita attuale: colmi di lavoro, corriamo senza fermarci e senza pensare a quelli che, per malattia o altre circostanze, restano marginati e non possono seguirne il ritmo. Tuttavia, Gesรน ci dirร un giorno: ยซTutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโavete fatto a meยป (Mt 25,40). Il grande pensatore Blaise Pascal raccoglie questa idea allโaffermare che:ยซGesรน Cristo, nei suoi fedeli si trova dallโagonia del Getsemani fino alla fine dei tempiยป.
Il centurione di Cafร rnao no dimentica il suo servo prostrato nel letto, perchรฉ lo ama. Nonostante fosse piรน facoltoso ed avesse maggiore autoritร del suo servo, il centurione gli รจ riconoscente per i suoi anni di servizio ed ha verso di lui un grande apprezzo. Perciรฒ, mosso dallโamore, si rivolge a Gesรน e, davanti al Salvatore, fa una straordinaria confessione di fede, accolta nella liturgia Eucaristica: ยซSignore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dรฌ soltanto una parola e il mio servo sarร guaritoยป (cf Mt 8,8). Questa confessione si basa sulla speranza; sorge dalla fiducia posta in Gesรน Cristo e, allo stesso tempo, pure dalla coscienza della propria indegnitร personale, che lโaiuta a riconoscere la propria povertร .
Solo possiamo avvicinarci a Gesรน Cristo con un atteggiamento umile, come quella del centurione. Cosรฌ possiamo vivere la speranza dellโAvvento: speranza di salvezza e di vita, di riconciliazione e di pace. Solamente puรฒ sperare colui che riconosce la propria povertร ed รจ capace di accorgersi che il senso della sua vita non ha radici in sรฉ stesso, ma in Dio, mettendosi nelle mani del Signore. Avviciniamoci dunque fiduciosi a Cristo, mentre facciamo nostra la preghiera del centurione.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 8, 5-11
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, entrato Gesรน in Cafร rnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: ยซSignore, il mio servo รจ in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmenteยป. Gli disse: ยซVerrรฒ e lo guarirรฒยป.
Ma il centurione rispose: ยซSignore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma diโ soltanto una parola e il mio servo sarร guarito. Pur essendo anchโio un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: โVaโ!โ, ed egli va; e a un altro: โVieni!โ, ed egli viene; e al mio servo: โFaโ questo!โ, ed egli lo faยป.
Ascoltandolo, Gesรน si meravigliรฒ e disse a quelli che lo seguivano: ยซIn veritร io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede cosรฌ grande! Ora io vi dico che molti verranno dallโoriente e dallโoccidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieliยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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