Contemplare il Vangelo di oggi 27 Giugno 2021

512

Fray Valentí SERRA i Fornell (Barcelona, Spagna)

«Soltanto abbi fede!»

Oggi san Marco ci presenta una valanga di bisognosi che si avvicina a Gesù-Salvatore alla ricerca di consolazione e salute. Non solo, quel giorno si fece strada tra la folla un uomo chiamato Giairo, il capo della sinagoga, per implorare la salute per la sua figliola: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva» (Mc 5,23).

Forse quell’uomo conosceva di vista Gesù, avendolo incontrato tante volte nella sinagoga e, trovandosi così disperato, decise di invocare il suo aiuto. In ogni caso, Gesù, percependo la fede di quel padre afflitto, ascoltò la sua richiesta; solo che mentre si dirigeva verso la sua casa arrivò la notizia che la bambina era già morta e che era inutile disturbarlo: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?» (Mc 5,35).

Gesù, rendendosi conto della situazione, chiese a Giairo che non si lasciasse influenzare dal pessimismo dell’ambiente, dicendogli: «Non temere, soltanto abbi fede!» (Mc 5,36). Gesù chiese a quel padre una fede più grande, capace di andare più in là dei dubbi e della paura. Arrivato a casa di Giairo, il Messia ridiede la vita alla bambina con le parole: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!» (Mc 5,41).

Anche noi dovremmo avere più fede, quella fede che non dubita di fronte alle difficoltà e alle prove della vita e che sa maturare nel dolore mediante la nostra unione con Cristo, così come ci suggerisce Papa Benedetto XVI nella sua enciclica Spe Salvi (Nella speranza siamo salvati): «Non è lo scansare la sofferenza, la fuga davanti al dolore, che guarisce l’uomo, ma la capacità di accettare la tribolazione e in essa di maturare, di trovare senso mediante l’unione con Cristo, che ha sofferto con infinito amore».


AUTORE: Autori Vari
FONTE: Evangeli.net
SITO WEB: https://evangeli.net