Contemplare il Vangelo di oggi – 23 Luglio 2019

Vangelo di oggi

23 Luglio: Santa Brigida, religiosa, patrona d’Europa

Commento: Rev. D. Joan Ant. MATEO i García (La Fuliola, Lleida, Spagna)

«Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere»

Oggi, celebriamo la festa di Santa Brigida. Una calorosa mattina del 23 luglio 1373, a Roma, mentre Pietro di Alvastra celebrava la Messa nella sua cella, Brigida rendeva la sua anima al suo Signore, mentre borbottava: «Signore, nelle tue mani consegno il mio spirito», nello stesso momento il sacerdote ha sollevato l’Ostia.

Aveva 70 anni e concludeva una vita di fedeltà alla volontà di Dio, allo stesso modo come lo aveva fatto la profetessa Anna, figlia di Fanuele: «era molto vecchia; dopo sette anni di matrimonio era rimasta vedova ed a quel tempo aveva ottantaquattro anni. Ella non s’allontanava mai dal tempio, dove rimaneva giorno e notte, adorando Dio, pregando e spesso digiunando» (Lc 2,36-37).

La vita di Santa Brigida è affascinante: figlia, moglie, madre di otto figli, vedova, principessa e consigliere del re, religiosa, fondatrice … E soprattutto, moglie amata da Gesù alla cui affidò segreti celestiali e la addentró nell’l’amore rivelato nella Sua Passione. Giovanni Paolo II la ha elencato tra le Patrone d’Europa. Come Anna, Brigida servì il Signore nello stato sposato e vedovo. Come Anna, era in attesa del Signore giorno e notte.

Dio gli si era manifestato e lei accolse docilmente il designo divino nella sua vita. Fu uno strumento fedele che ebbe una forte influenza nel rinnovamento dell’Europa del suo tempo. Tutto un esempio attuale per noi. Anche noi aspettiamo che l’Europa sia liberata delle sue schiavitù e venga riflussato il sangue cristiano. Dio conta su di noi per farlo. Se siamo strumenti fedeli, Lui fare grandi cose per mezzo di noi. Ascoltiamo la voce di Dio nel silenzio e nella preghiera. Digiuniamo di tante cose superflue e inutili. Che il Signore sia la nostra ricchezza. E non perdiamo mai l’illusione di amare Dio e crescere nella santità.

«Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver redento le anime col tuo sangue prezioso e con la tua santissima morte, e per averle misericordiosamente ricondotte dall’esilio alla vita eterna» (Santa Brígida).

Fonte

[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]

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Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 1-8

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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