Vangelo di oggi
Commento: Rvdo. D. Manuel COCIÑA Abella (Madrid, Spagna)
«Voi stessi date loro da mangiare»
Oggi, è il giorno più grande per il cuore di un cristiano, perchè la Chiesa, dopo di solennizzare il Giovedì Santo, giorno dell’istituzione dell’Eucaristia, cerca adesso l’esaltazione di quest’augusto Sacramento, cercando che tutti L’adorino senza limite alcuno. «Quantum potes, tantum aude…», «osa tutto quanto ti sia possibile»: è questo l’invito che ci fa San Tommaso d’Acquino, in un meravoglioso inno di lode all’Eucaristia. E quest’invito sintetizza ammirevolmente quali devono essere i sentimenti del nostro cuore d’avanti alla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. Tutto quello che possiamo fare risulta poco per cercare di corrispondere ad uno slancio così umile, così impressionante! Il Creatore del cielo e della terra si nasconde sotto le specie sacramentali e ci si offre quale cibo delle nostre anime. E’ il pane degli Angeli e l’alimento di quelli che si trovano in cammino. Ed è un pane che ci vien dato abbondantemente, come quello che venne distribuito senza limiti, quel pane miracolosamente moltiplicato da Gesù, per evitare che svenissero quelli che Lo seguivano: «Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste» (Lc 9,17).
Di fronte a questa sovrabbondanza d’amore, dovrebbe essere impossibile una risposta debole. Uno sguardo di fede attento e profondo a questo Sacramento divino, necessariamente esige una preghiera riconoscente di un cuore ardente. San Giuseppemaria, nella sua predicazione, soleva farsi eco delle parole di un venerando e pietoso prelato: «trattamelo bene».
Un rapido esame di coscienza ci aiuterà a riconoscere che cosa dobbiamo fare per trattare con maggiore delicatezza Gesù Sacramenato: la purezza della nostra anima – dev’essere sempre in grazia per riceverLo-, il modo corretto nel vestire – quale segno esterno di amore e rispetto-, la frequenza con cui ci avviciniamo a riceverLo, le volte che andiamo a visitarlo nel Tabernacolo… Dovrebbero essere incontabili i particolari verso il Signore nell’Eucaristia. Cerchiamo di fare quanto sia possibile per ricevere e trattare Gesù Sacramentato con la purezza, umiltà e devozione della Madre Sua Santissima, con lo spirito ed il fervore dei santi.