Vangelo di oggi
Lunedì, II settimana del Tempo Ordinario
Commento: Rev. D. Joaquim VILLANUEVA i Poll (Barcelona, Spagna)
«Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro?»
Oggi, verifichiamo come i giudei oltre al digiuno prescritto per il giorno della espiazione (cf. Lev 16, 29-34) osservavano molti altri digiuni, tanto pubblici come privati. Erano espressioni di condoglio, di penitenza, di purificazione, di preparazione per una festa o una missione, di petizione, di grazia a Dio, ecc. I giudici pietosi apprezzavano il digiuno come un atto proprio di virtù della religione e molto grato a Dio: chi digiuna si rivolge a Dio in un atto di umiltà, Gli chiede perdono privandosi di quelle cose che soddisfacendolo, lo avrebbero appartato da Lui.
Che Gesù non inculchi questa pratica ai suoi discepoli e a chi lo ascolta sorprende ai discepoli di Giovanni e ai farisei. Pensano che è una omissione importante nei suoi insegnamenti. E Gesù dà a loro una ragione fondamentale: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. (Mc 2,19)». Lo sposo, secondo l’espressione dei profeti di Israele indica lo stesso Dio, è la manifestazione dell’amore divino verso gli uomini (Israele è la moglie, non sempre fedele, oggetto dell’amore fedele del marito, Yahvè). Vuol dire che Gesù si paragona a Yahve. Quì stà dichiarando la sua divinità: chiama ai suoi discepoli «Gli amici dello sposo» quelli che stanno con Lui, e così non hanno bisogno di digiunare perché non stanno separati da Lui.
La Chiesa è rimasta fedele a questo insegnamento che venendo dai profeti e incluso essendo una pratica naturale e spontanea in tante religioni, Gesù Cristo lo conferma e gli da un senso nuovo: digiuna nel deserto come preparazione alla sua vita pubblica, ci dice che la preghiera si rafforza con il digiuno, ecc.
Fra quelli che ascoltavano il Signore, la maggioranza erano poveri e sapevano di rammendi, c’erano vendemmiatori che sapevano ciò che accade quando il vino nuovo si versa in barili vecchi. Gesù ricorda loro che devono ricevere il suo messaggio con Spirito nuovo, che rompa il conformismo e la consuetudine delle anime avvantaggiate, ciò che Lui propone non è una interpretazione in più della legge, ma una vita nuova.