Vangelo di oggi
Giovedì, XV settimana del Tempo Ordinario
Commento: P. Julio César RAMOS González SDB (Mendoza, Argentina)
«Venite a me, voi tutti che siete affaticati (…), e io vi ristorerò»
Oggi, d’innanzi a un mondo che ha deciso di voltare le spalle a Dio, di fronte a un mondo ostile al cristianesimo e ai cristiani, ascoltare Gesù (che è chi ci parla nella liturgia o nella lettura personale della Parola), ci da conforto, allegria e speranza nel bel mezzo della lotta quotidiana «Venite a me, voi tutti che siete affaticati (…), e io vi ristorerò» (Mt 11,28-29).
Conforto, perché queste parole contengono la promessa del sollievo che proviene dall’amore di Dio. Allegria, per far sì che il cuore manifesti nella vita, la certezza nella fede di questa promessa. Speranza, perché camminando in un mondo così avverso a Dio, noi, che crediamo in Cristo, sappiamo che non tutto termina con un fine, ma che molti “finali” furono “gli inizi” di cose molto migliori, come lo dimostrò la sua risurrezione.
Il nostro fine, come inizio di una trasformazione nell’amore di Dio, è quello di rimanere sempre con Cristo. La nostra meta è quella di andare inevitabilmente verso l’amore di Cristo, “giogo” di una legge che non si basa nella limitata capacità della volontà umana, bensì nell’eterna volontà salvatrice di Dio.
In questo senso Benedetto XVI in una delle sue Catechesi ci dice: «Dio ha un proposito con noi e per noi, e questo proposito si deve trasformare in ciò che desideriamo e che siamo. L’essenza del cielo si fondamenta in che la volontà divina si compia senza riserve, o per esprimerlo in altro modo dove si compie la volontà di Dio, c’è la salvezza. Gesù stesso è il, “cielo” nel senso più vero e profondo della parola, in Lui è chi e attraverso di chi si compie pienamente la volontà di Dio. I nostri propositi ci allontanano dalla volontà di Dio e ci convertono in pura “terra”. Però Lui ci accetta, ci attrae verso di Sé e, in comunione con Lui, conosciamo la volontà di Dio». Che così sia, allora.