Giorno liturgico
ย II Domenica di Quaresima (Anno C)
Commento a cura del Rev. D. Jaume GONZรLEZ i Padrรณs (Barcelona, Spagna)
ยซGesรน (…) salรฌ sul monte a pregareยป
Oggi, seconda domenica di Quaresima, la liturgia della Parola ci porta invariabilmente lโepisodio evangelico della Transfigurazione del Signore. Questโanno con i tratti caratteristici di San Luca.
Il terzo evangelista รจ chi sottolinea piรน intensamente Gesรน orante, il Figlio che รจ unito permanentemente al Padre per mezzo della preghiera personale, a volte intima, nascosta; altre volte alla presenza dei Suoi discepoli, colma di gioia dello Spirito Santo.
Fissiamoci, dunque, che Luca รจ lโunico dei sinottici che inizia la narrazione di questo rapporto cosรฌ: ยซGesรน (…) salรฌ sul monte a pregareยป e, pertanto, รจ pure colui che specifica che la trasfigurazione del Maestro avvenne ยซmentre pregavaยป (Lc 9,29). Non รจ questo un fatto secondario.
La preghiera viene presentata quale contesto idoneo, naturale, per la visione della gloria di Cristo; quando Pietro, Giovanni e Giacomo si svegliarono, ยซvidero la sua gloriaยป (Lc 9,32). Ma non solo quella di Lui, ma pure la gloria che Dio aveva manifestato nella Legge ed i Profeti.; costoro erano ยซapparsi nella gloriaยป (Lc 9,31). Effettivamente, anche loro trovano il loro splendore, quando il Figlio parla al Padre nellโamore dello Spirito. Cosรฌ nel cuore della Trinitร , la Pasqua di Gesรน, ยซil suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemmeยป (Lc 9,31) รจ il simbolo che manifesta il progetto di Dio, da sempre, portato a tรจrmine nel seno della storia dโIsraele, fino al compimento definitivo, nella pienezza dei tempi, nella morte e risurrezione di Gesรน, il Figlio incarnato.
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ร bene ricordare, in questa Quaresima e sempre, che solo se lasciamo affiorare lo Spirito di pietร nella nostra vita, stabilendo con il Signore una relazione familiare inseparabile, potremo godere della contemplazione della Sua gloria. Eโ urgente che ci lasciamo impressionare dalla visione del volto del Trasfigurato. Alla nostra vivenza cristiana forse ci sono troppe parole e cโรจ mancanza di stupore, quello che fece di Pietro e dei suoi compagni, testimoni autentici del Cristo vivente.
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,28b-36
In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giovanni e Giacomo e salรฌ sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiรฒ dโaspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosรจ ed Elรฌa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesรน: ยซMaestro, รจ bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Elรฌaยป. Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava cosรฌ, venne una nube e li coprรฌ con la sua ombra. Allโentrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscรฌ una voce, che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโeletto; ascoltatelo!ยป.
Appena la voce cessรฒ, restรฒ Gesรน solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciรฒ che avevano visto.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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