Contemplare il Vangelo di oggi – 16 Luglio 2019 – Mt 11, 20-24

Vangelo di oggi

 Martedì, XV settimana del Tempo Ordinario

Commento: Fr. Damien LIN Yuanheng (Singapore, Singapore)

«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida»

Oggi, Cristo rimprovera due città di Galilea, Corozain e Betsaida per la loro incredulità:« Guai a te, Corozain! Guai a te, Betsaida! Perché se a Tiro ed a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, (…) si sarebbero convertite» Mt 11,21). Lo stesso Gesù dà testimonio favorevole per le città fenicie di Tiro e Sidone: queste avrebbero fatto penitenza, con grande umiltà, se avessero visto le meraviglie del potere divino.

Nessuno si sente felice al ricevere un solenne rimprovero. Dev’essere, infatti, particolarmente doloroso essere rimproverati da Cristo; Egli che ci ama con un cuore infinitamente misericordioso. Semplicemente non c’è scusa, non c’è scappatoia quando uno è rimproverato dalla stessa Verità. Riceviamo, dunque, con umiltà e responsabilità l’invito che Dio ci fa alla conversione.

Notiamo anche che Cristo non usa raggiri. Egli situò i Suoi ascoltatori dinanzi alla verità. Dobbiamo esaminarci su come parliamo di Cristo agli altri. Spesso, anche noi dobbiamo lottare contro i nostri rispetti umani per porre i nostri amici di fronte alle verità eterne, tale come la morte ed il giudizio. Il Papa Francesco, con piena coscienza, ha descritto San Paolo come un “provocatore” Il Signore vuole che andiamo sempre più lontano… Che non cerchiamo rifugio in una vita tranquilla e nemmeno nelle strutture effimere (…). E Paolo, molestava predicando il Signore. Ma lui andava avanti, perché aveva in sé stesso quell’atteggiamento cristiano che è lo zelo apostolico. Non era un “uomo da compromessi”. Non eludiamo il nostro dovere di carità!

Forse, come me, troverai chiarificatrice queste parole di san Giuseppemaria Escrivà: « (…) si tratta di parlare saggiamente e cristianamente, ma in un modo comprensibile per tutti». Non possiamo dormire sugli allori –adagiarci- per essere compresi da molti, ma dobbiamo chiedere la grazia di essere umili strumenti dello Spirito Santo, per poter situare pienamente ogni uomo e ogni donna davanti alla Verità divina.

Fonte

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11, 20-24
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Parola del Signore.

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