Giorno liturgico
Martedรฌ della Settimana Santa
Commento: Abbรฉ Jean GOTTIGNY (Bruxelles, Belgio)
ยซEd era notteยป
Oggi, Martedรฌ Santo, la liturgia sottolinea il dramma che sta per scatenarsi e che concluderร con la crocifissione del Venerdรฌ Santo. ยซPreso il boccone (Giuda), egli subito uscรฌ. Ed era notteยป (Gv 13,30). Sempre รจ di notte quando ci si allontana da quello che รจ โLuce di Luce, Dio vero di Dio veroยป (Simbolo niceno-costantinopolitano).
Il peccatore รจ colui che da la spalla al Signore per gravitare intorno alle cose create, senza riferirle al Creatore. SantโAgostino descrive il peccato come โun amore a se stesso fino al disprezzo di Dioโ. Insomma, un tradimento. Una prevaricazione frutto della ยซarroganza con cui vogliamo emanciparci da Dio per non essere altro che noi stessi, lโarroganza per la quale crediamo di non aver bisogno di amore eterno, poichรฉ vogliamo dominare la nostra vita per noi stessiยป (Benedetto XVI). Si puรฒ capire che Gesรน, quella sera, si โcommosse profondamenteโ (Gv 13,21).
Fortunatamente, il peccato non รจ lโultima parola. Questa รจ la misericordia di Dio. Ma essa suppone un โcambioโ da parte nostra. Una inversione della situazione che consiste nel distaccarsi dalle creature per legarsi a Dio e ritrovare cosรฌ la autentica libertร . Ma non aspettiamo ad essere nauseati delle false libertร che ci siamo presi, per cambiare a Dio. Come denunciรฒ il padre gesuita Bourdaloue โ vorremmo convertirci, quando siamo stanchi del mondo, o meglio, quando il mondo sia stanco di noiโ. Cerchiamo di essere piรน furbi. Decidiamoci adesso. La Settimana Santa รจ lโoccasione propizia. Sulla croce, Cristo, tende le sue braccia a tutti. Nessuno รจ escluso. Tutto ladrone pentito ha un posto in paradiso. Questo sรฌ, a condizione di cambiare vita e di riparare, come quello del Vangelo: โNoi giustamente, perchรฉ riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di maleโ (Lc 23,41).
Leggi il brano del Vangelo
Uno di voi mi tradirร โฆ Non canterร il gallo, prima che tu non mโabbia rinnegato tre volte.
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Gv 13, 21-33.36-38
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesรน fu profondamente turbato e dichiarรฒ: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. I discepoli si guardavano lโun lโaltro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesรน amava, si trovava a tavola al fianco di Gesรน. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesรน, gli disse: ยซSignore, chi รจ?ยป. Rispose Gesรน: ยซร colui per il quale intingerรฒ il boccone e glielo darรฒยป. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariรฒta. Allora, dopo il boccone, Satana entrรฒ in lui. Gli disse dunque Gesรน: ยซQuello che vuoi fare, fallo prestoยป. Nessuno dei commensali capรฌ perchรฉ gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poichรฉ Giuda teneva la cassa, Gesรน gli avesse detto: ยซCompra quello che ci occorre per la festaยป, oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscรฌ. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesรน disse: ยซOra il Figlio dellโuomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in lui. Se Dio รจ stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherร da parte sua e lo glorificherร subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venireยป. Simon Pietro gli disse: ยซSignore, dove vai?ยป. Gli rispose Gesรน: ยซDove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai piรน tardiยป. Pietro disse: ยซSignore, perchรฉ non posso seguirti ora? Darรฒ la mia vita per te!ยป. Rispose Gesรน: ยซDarai la tua vita per me? In veritร , in veritร io ti dico: non canterร il gallo, prima che tu non mโabbia rinnegato tre volteยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.