Giorno liturgico: Mercoledรฌ della Settimana Santa
Commento al Vangelo a cura del P. Raimondo M. SORGIA Mannai OP (San Domenico di Fiesole, Florencia, Italia)
ยซIn veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป
Oggi, il Vangelo ci propone -almeno- tre considerazioni. La prima รจ che, quando l’amore verso il Signore si intiepidisce, allora la volontร cede ad altri reclami, dove la voluttuositร sembra offrirci piatti piรน saporiti, ma in realtร , condimentati da veleni degradanti e inquietanti. Data la nostra nativa debolezza, non dobbiamo permettere che diminuisca il fuoco del fervore che, se non sensibile,(sensibilmente) almeno mentale,(mentalmente) ci unisce a Colui che ci ha amati fino ad offrire la sua vita per noi.
La seconda considerazione si riferisce alla scelta misteriosa del luogo dove Gesรน vuole consumare la sua cena pasquale. ยซAndate in cittร , da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo รจ vicino; farรฒ la Pasqua da te con i miei discepoliยป (Mt 26,18). Il proprietario della casa, forse non era un amico dichiarato del Signore, perรฒ doveva avere l’orecchio attento per ascoltare le chiamate “interiori”. Il Signore gli avrebbe parlato nellโintimoโcome spesso ci parla- attraverso mille incentivi perchรฉ Gli aprisse la porta. La sua fantasia e la sua onnipotenza, sostegni dellโamore infinito con cui ci ama, non conoscono confini e si esprimono sempre in modo adeguato ad ogni situazione personale. Quando sentiremo la chiamata dovremo “rinunciare”, lasciando da parte i sofismi e accettare allegramente questo “messaggero liberatore”. E’ come se qualcuno si presentasse alla porta della prigione e ci invitasse a seguirlo, come fece l’Angelo con Pietro dicendogli: ยซPresto, alzati e seguimi!ยป (Atti. 12,7).
Il terzo motivo per la meditazione ce lo offre il traditore che cerca di nascondere il suo crimine davanti allo sguardo scrutatore dellโOnnisciente. Lo avevano giร intentato lo stesso Adamo e dopo il figlio fratricida, Caino, ma inutilmente. Prima di essere il nostro esattissimo Giudice, Dio si presenta come padre e madre, che non si rassegna all’idea di perdere un figlio. Gesรน soffre con tutto il cuore non tanto per essere stato tradito ma per vedere un figlio che si allontana irrimediabilmente da Lui.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 26, 14-25
Dal Vangelo secondoย Matteo
- Pubblicitร -
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariรฒta, andรฒ dai capi dei sacerdoti e disse: ยซQuanto volete darmi perchรฉ io ve lo consegni?ยป. E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesรน.
Il primo giorno degli รzzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesรน e gli dissero: ยซDove vuoi che prepariamo per te, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Ed egli rispose: ยซAndate in cittร da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo รจ vicino; farรฒ la Pasqua da te con i miei discepoli”ยป. I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesรน, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: ยซIn veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: ยซSono forse io, Signore?ยป. Ed egli rispose: ยซColui che ha messo con me la mano nel piatto, รจ quello che mi tradirร . Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!ยป. Giuda, il traditore, disse: ยซRabbรฌ, sono forse io?ยป. Gli rispose: ยซTu l’hai dettoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.