Contemplare il Vangelo del 20 Gennaio 2022

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«Lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne»

Rev. D. Melcior QUEROL i Solà (Ribes de Freser, Girona, Spagna)

Oggi, tuttavia recente il battesimo di Giovanni nelle acque del fiume Giordano, dovremmo ricordare l’aspetto il senso della conversione del nostro proprio battesimo. Tutti siamo stati battezzati in un solo Signore, in una sola fede, «un solo Spirito in un solo corpo» (1Cor 12,13). Ecco qui l’ideale di unità: formare un solo corpo, essere, in Cristo, una sola cosa, affinché il mondo creda.

Nel Vangelo di oggi vediamo come «molta folla dalla Galilea e pure altre grandi masse di genti procedenti da altri luoghi (cf.Mc 3, 7-8) si avvicinano al Signore che lì accoglie e cerca il bene di tutti, senza eccezioni. Questo dobbiamo averlo molto presente durante l’ottavario per l`unità dei cristiani.

Rendiamoci conto di come, nel trascorso dei secoli, i cristiani ci siamo divisi in cattolici, ortodossi, anglicani, luterani ed in una lunga sfilza di confessioni cristiane. Peccato storico contrario ad una delle note essenziali della Chiesa: l’unità.

Cerchiamo quindi di atterrare nella nostra realtà ecclesiastica di oggi. Quella della nostra diocesi ,della nostra parrocchia.; quella del nostro gruppo cristiano. Siamo realmente una sola cosa? In realtà, la nostra relazione di unità è motivo di conversione per quelli che vivono lontano dalla Chiesa? «Che tutti siano una sola cosa, (…) perché il mondo creda» (Gv 17,21), così Gesù prega il Padre. Questa è la sfida. Che i pagani vedano come si trattano quelli che formano parte di un gruppo di credenti che, riuniti dallo Spirito Santo, nella Chiesa di Cristo, costituiscono un solo cuore ed una sola anima (cf. At 4,32-34).

Ricordiamo che, quale frutto dell’Eucarestia –oltre all’unione di ognuno di noi con Gesù- bisogna far risaltare l’unità dell’assemblea, giacché ci nutriamo dello stesso Pane per formare un solo corpo. Perciò quello che i sacramenti significano e la grazia che contengono, esigono da noi gesti di comunione verso gli altri. La nostra conversione è verso l’unità trinitaria (e questo è un dono che viene dall’alto) e il nostro lavoro santificatore non può ovviare i gesti di comunione, di comprensione, di accoglienza e di perdono verso gli altri.


AUTORE: Autori Vari
FONTE: Evangeli.net
SITO WEB: https://evangeli.net