Giorno liturgico: Mercoledì III di Pasqua
Commento a cura del Fr. Gavan JENNINGS (Dublín, Irlanda)
«Chi viene a me non avrà fame»
Oggi, vediamo quanto preoccupano a Dio la nostra fame e la nostra sete. Come potremmo continuare a pensare che Dio sia indiferente di fronte alle nostre sofferenze? Ancora di pi, troppo spesso “ci rifiutiamo di credere” all’amore tenero che Dio ha per ciascuno di noi. Occultando s← stesso nell’Eucaristia, Dio dimostra l’incredibile distanza che ← disposto a percorrere per soddisfare la nostra sete e la nostra fame.
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Per, di quale “sete” e di quale “fame” si tratta? Definitivamente, della fame e della sete della “vita eterna”. La fame e la sete fisiche non sono altro che un pallido riflesso di un profondo desiderio che ogni uomo ha davanti alla vita divina che solamente Cristo pu offrirci. “Questa infatti │ la volont¢ del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna” (Gv 6,39). E cosa dobbiamo fare per ottenere questa vita eterna cosi desiderata? Forse un atto eroico o sovrumano? No! E’ un qualcosa di molto pi semplice, per cui Ges ci dice: “colui che viene a me, io non lo caccer fuori” (Gv 6,37). Noi solo dobbiamo accorrere a Lui, andare al Suo incontro.
Queste parole di Cristo ci stimolano ad avvicinarci a Lui ogni giorno nella Santa Messa. E’ la cosa pi semplice del mondo! Semplicemente assistere alla Messa; pregare e allora ricevere il Suo Corpo. Quando lo facciamo, non solo veniamo in possesso di questa nuova vita, ma, inoltre, la irradiamo su altri. Il Papa Francesco, l’allora Cardinale Bergoglio, nell’omelia del Corpus Christi, disse: “Cos↓ come ← bello, dopo aver fatto la comunione, pensare nella nostra vita come una Messa prolungata, nella quale portiamo il frutto della presenza del Signore al mondo della famiglia, del quartiere, dello studio e del lavoro, cos↓, pure, ci fa bene pensare la nostra vita giornaliera quale preparazione all’Eucaristia, nella quale il Signore prende tutto ci che ← nostro e lo offre al Padre”.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 6, 35-40
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.