Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Prima Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, in programma l’8 febbraio prossimo sul tema: “Accendi una luce contro la tratta“.
La Giornata è promossa dalle Unioni internazionali femminili e maschili dei Superiori/e Generali (UISG e USG), e patrocinata dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Intervengono alla Conferenza Stampa il Card. João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; il Card. Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti; il Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Sr. Carmen Sammut, MSOLA, Presidente dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), in rappresentanza anche dell’Unione dei Superiori Generali (USG); Sr. Gabriella Bottani, SMC, Coordinatrice di Talitha Kum.
Nel corso della conferenza portano inoltre la loro testimonianza Sr. Valeria Gandini, SMC, Palermo e Sr. Imelda Poole, IBVM, Coordinatrice della Rete Europea di Talitha Kum, Albania.
TALITHA KUM è la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la Tratta di Persone (TIP) costituita dal Consiglio Direttivo della UISG il 21 settembre 2009. Il suo scopo principale è quello di “condividere e ottimizzare le risorse proprie della Vita Religiosa a favore degli interventi di prevenzione, di sensibilizzazione e di denuncia del traffico di persone e per la protezione e l’assistenza delle vittime e delle persone vulnerabili”. Talitha Kum! Fanciulla, alzati! È la parola che Gesù rivolge alla bambina che era morta, ma viene risuscitata (Mc 5, 22-43). La nostra è una missione di speranza.
Cosa facciamo? Le nostre iniziative per fermare la tratta di persone seguono il paradigma descritto nel Protocollo di Palermo del 2000, vale a dire:
1. Protezione e assistenza delle vittime e delle persone vulnerabili offrendo loro:
a. Case rifugio e Centri per il recupero e reinserimento sociale
b. Cura socio-pastorale nei centri di detenzione e nei campi profughi
c. Equipes di strada per informazione, assistenza e sostegno
2. Prevenzione
1. Preparazione di operatori socio-pastorali qualificati, religiosi e laici, tramite i Corsi di Formazione contro la Tratta e altre iniziative formative.
2. Campagne di sensibilizzazione sul fenomeno della Tratta di Persone.
3. Campagne contro la Tratta in occasione di mega eventi.
4. Progetti di economia solidale allo scopo di offrire la stabilità economica ai gruppi in situazione di vulnerabilità.
5. Programmi di protezione dell’infanzia per bambini/e a rischio di sfruttamento e tratta.
3. Denuncia delle cause, di casi di tratta di persona e azioni di lobbying presso i governi perché introducano leggi per perseguire i criminali coinvolti nel traffico di esseri umani.
Collaborazione
Talitha Kum opera in rete a livello locale, nazionale e internazionale con organizzazioni ecclesiali, governative e non governative. In particolare il coordinamento centrale di Talitha Kum, con sede in Roma, collabora con gli organismi dello Stato del Vaticano che operano con la stessa finalità.
Le 24 reti locali, membri di Talitha Kum stabiliscono diverse forme di collaborazione a seconda dei contesti e delle necessità:
Formando nuclei anti tratta.
Partecipando o promuovendo azioni interdisciplinari nei diversi livelli di protezione e assistenza alle vittime, prevenzione e denuncia.
Costruendo rapporti di collaborazione in vista di opportunità lavorative per i sopravvissuti.
Dove sono le reti? Le reti sono attive in 81 Paesi, in tutti i Continenti. (vedi lista sul retro)
Cosa ci motiva?
– La sequela di Gesù Cristo che ci chiama con lui: “per portare ai poveri il lieto annuncio, proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi…“(Lc 4, 18-19).
– la contemplazione della Parola di Dio che è luce ai nostri passi e fonte della nostra speranza.
– La condivisione dei diversi carismi congregazionali per promuovere la comunione tra noi e con tutta l’umanità.
Cosa puoi fare?
1. Rompere il silenzio e l’indifferenza sulla Tratta di Persone
2. Promuovere una cultura della vita che rispetti la dignità di ogni persona
3. Impegnarsi a diffondere informazioni sulla tratta e le sue cause.