CONFERENZA EPISCOPALE SICILIANA
UFFICIO STAMPA

Alte temperature e incendi devastanti

Cari Conterranei di Sicilia,
ritorna a piovere cenere sulla nostra Isola. La Sicilia brucia, non solo per lโ€™innalzamento della temperatura, ma perchรฉ fagocitata da fiamme devastanti: bruciano boschi, campagne, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese e conventi. Bruciano perfino le spoglie dei santi.

Si ustionano gravemente i corpi degli addetti e dei volontari che prestano soccorso.

Le mani diaboliche di vandali senza cuore e coscienza hanno ucciso le vite di tre nostri anziani. Bruciano di paura, di ansia, di disperazione, di rabbia e di dolore i volti e le โ€œanimeโ€ delle piรน di duemila vittime innocenti di questo infuocato e, purtroppo, annunciato e quasi โ€œattesoโ€, inferno terrestre: gli sfollati.

Quando giร  andiamo sui pianeti e nelle altre galassie con i droni e i robot, quando facciamo la guerra con missili di precisione e satelliti che scrutano i territori di centimetro in centimetro, non riusciamo a proteggere la nostra โ€œcasa comuneโ€ da previsti eccessi meteorologici. E questo deve ripetersi ogni anno?

Senza impantanarsi tra le ceneri della grigia burocrazia o i rimpalli di competenze e responsabilitร , le varie Istituzioni che ci governano non possono ancora lasciare la situazione comโ€™รจ. Occorre assumersi la responsabilitร  sui piani preventivo, educativo, strutturale e repressivo. Dobbiamo chiederci: cosa รจ stato fatto in questi anni per la prevenzione? Cosa รจ cambiato dagli ultimi roghi che, appena due anni fa, hanno messo in ginocchio lโ€™Isola?

Non siamo cosรฌ ingenui da non vedere il tentativo, ben pianificato e, in parte anche ben riuscito, di menti e mani criminali che attentano alla vita dellโ€™uomo, al nostro patrimonio storico, religioso e culturale. Queste mani accostate alle dichiarazioni di circostanza di alcuni governanti e burocrati che, al piรน, denunciano i pochi mezzi a disposizione, finiscono per umiliare la nostra terra. Gli incendi non devastano questa terra da decenni? Ignoriamo forse la mancata prevenzione, lโ€™incuria nella gestione del territorio, lโ€™abbandono inarrestabile delle campagne, il processo di tropicalizzazione del clima?

Noi cittadini della casa comune siamo chiamati a farci custodi del prossimo. Bisogna attivare un sano processo di coscientizzazione alla giustizia e alla veritร , superando anche il silenzio omertoso e correggendo i comportamenti offensivi del creato.

Noi vescovi insieme alle comunitร  cristiane invochiamo lโ€™aiuto di Dio perchรฉ sostenga il popolo in queste ore drammatiche e invii i suoi angeli al fianco dei soccorritori, dei volontari, dei tanti amministratori che lottano, come pure di tutti coloro che hanno perso tutto.

Palermo, 26 luglio 2023
I Vescovi di Sicilia