In faccia alla morte lโenigma della condizione umana raggiunge il culmine. Lโuomo non รจ tormentato solo dalla sofferenza e dalla decadenza progressiva del corpo, ma anche, ed anzi, piรน ancora, dal timore di una distruzione definitiva. Ma lโistinto del cuore lo fa giudicare rettamente, quando aborrisce e respinge lโidea di una totale rovina e di un annientamento definitivo della sua persona.
Il germe dellโeternitร che porta in sรฉ, irriducibile comโรจ alla sola materia, insorge contro la morte. Tutti i tentativi della tecnica, per quanto utilissimi, non riescono a calmare le ansietร dellโuomo: il prolungamento di vita che procura la biologia non puรฒ soddisfare quel desiderio di vita ulteriore, invincibilmente ancorato nel suo cuore. Se qualsiasi immaginazione vien meno di fronte alla morte, la Chiesa invece, istruita dalla Rivelazione divina, afferma che lโuomo รจ stato creato da Dio per un fine di felicitร oltre i confini delle miserie terrene.
Inoltre la fede cristiana insegna che la morte corporale, dalla quale lโuomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato, sarร vinta un giorno, quando lโonnipotenza e la misericordia del Salvatore restituiranno allโuomo la salvezza perduta per sua colpa. Dio infatti ha chiamato e chiama lโuomo ad aderire a lui con tutto il suo essere, in una comunione perpetua con la incorruttibile vita divina. Questa vittoria lโha conquistata il Cristo risorgendo alla vita, liberando lโuomo dalla morte mediante la sua morte.
Pertanto la fede, offrendosi con solidi argomenti a chiunque voglia riflettere, dร una risposta alle sue ansietร circa la sorte futura; e al tempo stesso dร la possibilitร di una comunione nel Cristo con i propri cari giร strappati dalla morte, dandoci la speranza che essi abbiano giร raggiunto la vera vita presso Dio.
Fonte: ยซVangelo del Giornoยป รจ un servizio proposto dallโassociazione internazionale Evangelizo.
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-40
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: โSe muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratelloโ. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป. Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป. Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.
Parola del Signore