Cosa accade quando il sentimento religioso si immerge nell’ “ambiente” dei social network, ovvero nel reticolo di una comunicazione globale, impersonale, sconfinata e atemporale. Senza uno spazio sacro, né un tempo sacro, ritmato dalle medesime liturgie, può una comunità religiosa preservare la consistenza della sua esperienza? E quali codici deve adottare nel suo farsi community? Tra i mille rischi e criticità del web, zona franca per antonomasia, un messaggio che si vuole conforme a una dottrina derivata da una Verità, si espone al vociare caotico e alla rielaborazione arbitraria della rete, dove tutto può essere detto, contraddetto, frainteso, negato e soprattutto relativizzato. I nostri ospiti, Dario Morelli , esperto di diritto ecclesiastico della comunicazione, Giuseppe Frangi, direttore di “YallaItalia”, il blog delle seconde generazioni del mondo arabo, e Raffaele Carcano, segretario dell’” Unione Atei Agnostici Razionalisti”, ci aiuteranno a farci strada nel fitto intrico digitale, tra vuoti normativi, contraddizioni e straordinarie potenzialità.
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Suggerimenti di lettura
- D. Morelli, E Dio creò i media, Baldini & Castoldi 2014.
- E. Pace, La comunicazione invisibile. Le religioni in rete, Edizioni San Paolo 2013.
- A. Vitullo, Religioni e internet: evangelizzazione o reincantamento del mondo?, in A. Melloni (a cura di), Rapporto sull’analfabetismo religioso in Italia, Il Mulino 2014, pp.355-367.
- C. Helland, Online-Religion/Religion-Online and Virtual Communitas, in J.K. Hadden e D.Cowan (a cura di), Religion on the Internet, Elsevier Science Inc., 2000, pp. 205-224.