Commento al Vangelo del 19 ottobre 2014 – mons. Andrea Caniato

Una preghiera semplice e trasparente, per questa domenica, in cui le parole dell’originale testo latino, sono molto asciutte, e traducendo, anche solo parola per parola, non è facile rendere la ricchezza del significato.
Proviamo:

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Dio onnipotente ed eterno,
fa che sempre ti manifestiamo
una volontà devota
e serviamo con cuore sincero la tua maestà.
Tutta la tensione, lo sguardo, il desiderio della Chiesa è rivolta verso il Dio onnipotente ed eterno; cioè verso colui che ha mostrato la sua grandezza, come abbiamo pregato nelle scorse settimane, nell’amore misericordioso, quell’amore che guarisce, che dona dignità, che ci fa diventare suoi figli.
Chiediamo anzitutto di alimentare in noi una volontà sempre a lui devota.
“Devoto” è un aggettivo che oggi suona un po’ stantio, superato, ma ha un significato molto ricco in latino, parla di fedeltà, affetto, dedizione, pietà.
E chiediamo che sia Dio a muovere la nostra volontà, primo perché sappiamo di non poter contare troppo sulla nostra presunta “buona volontà”…
(Quanti appelli alla buona volontà andati a vuoto…); secondo, perché con Dio non dobbiamo temere. Dio non ci manipola come se fossimo dei burattini.
Consegnargli la nostra volontà, significa paradossalmente poter davvero essere liberi, liberi per quel bene, per cui siamo fatti.
Oggi noi chiediamo di poterci sempre rivolgere a Dio non con il freddo rigore di un filosofo o di uno studioso, ma con l’animo appassionato di chi ha fatto una scoperta, di chi sa di essere stato tirato fuori dal fango e ammesso ad una amicizia impossibile con il celeste abitatore dei cieli.
“Fa’ che serviamo con cuore sincero la tua maestà”.
Qui c’è un verbo scomodo, per la mentalità comune. “Servire” è una azione che non sembra possa alimentare la dignità di una persona, ma piuttosto umiliarla.
Ed è proprio qui il paradosso del nostro rapporto con Dio.
Dio è così grande rispetto al nostro limite e alla nostra pochezza, che servire lui ci pone in una condizione nuova, ci offre una dignità immensa.
Ci fa essere qualcosa, ci fa essere qualcuno, qualcuno che vale per uno grande come Dio…
“Cuore sincero”, significa cuore semplice, tutto d’un pezzo, senza secondi fini, senza deviazioni, che in fondo è il grande sogno di ogni uomo degno di questo nome.

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