“La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, XXIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A.
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Nella accezione popolare, ormai diventata proverbio, la risposta di Cristo suona così: date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. In realtà il verbo usato da Gesù cambia completamente prospettiva: non dare, ma ridare, non dare, ma restituire, riconsegnare. Riconsegnare a Cesare le cose, restituire a Dio la persona. Al centro dell’economia di Cesare c’è la produttività e il denaro, al centro dell’economia di Dio c’è l’essere umano, l’uomo e la donna. Guai a mischiare e confondere questi ruoli! Qualsiasi Cesare non può profanare la coscienza delle persone, non può togliere la loro libertà, non può strappare la loro dignità né avere diritto di vita o di morte. Queste sono del Signore e a Lui dobbiamo riconsegnarle. L’immagine che ognuno di noi porta è l’immagine di Dio, non stampata su una moneta, ma impressa nel cuore e nella coscienza. Spesso, purtroppo, questa immagine è contaminata, umiliata, ferita per causa nostra o di altri e per questo Cristo ci invita a difendere, curare, tutelare questa immagine in noi e restituirla a Dio, perché è a Lui che appartiene. Nessuno può essere padrone degli altri e della loro vita, pena usurpare loro la libertà e la dignità. Non dare, ma riconsegnare e restituire più bella, più grande, più splendente quella moneta che è in noi con l’immagine di Dio impressa nel nostro cuore.[divider]
Mt 22, 15-21
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiàni, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.