La Trasfigurazione di Gesรน รจย ilย misteroย delleย luceย cheย illumina le tenebre. Tutti, da piccoli, abbiamo avuto paura del buio. E, pur crescendo, questa paura ce la portiamo dentro: si ripropone sotto varie forme, soprattutto quando le difficoltร e la sofferenza ci fanno dubitare della strada che abbiamo intrapreso e ci viene da chiederci qualeย siaย lo scopo di tanta fatica, quale ne sia il fine. Nei nostri adolescenti e nei nostri giovani riscontriamo frequentemente lโatteggiamento di chi dice: ma chi me lo fa fare? Tutta questa fatica per che cosa? E allora si rischia di mollare tutto: perchรฉ studiare matematica, che tanto non serve a niente? Perchรฉ sforzarmi di andare dโaccordo con mamma e papร , se comunque non ci capiamo? Perchรฉ mandare avanti un fidanzamento se non mi dร piรน le emozioni delle prime settimane? Inizia cosรฌ uno slalom gigante per evitare il troppo impegno, per sfuggire le responsabilitร , per aggirare la salita. I nostri ragazzi sono campioni in questo, cosรฌ come lo siamo noi e come lo erano i discepoli di Gesรน!
Cโรจ un problema, perรฒ: come nello sci, anche nella vita lo slalom ti porta in basso! A furia di cambiare direzione e di eludere ogni ostacolo, ci si perde; non si sa piรน dove andare, si perde di vista la metaโฆ Prima o poi, lo slalom finisce davanti ad un muro invalicabile, o semplicemente alla fine della discesa, e a quel punto che fare? Ci sono momenti in cui ci accorgiamo che una meta vera per la nostra vita non ce lโabbiamo! Passiamo le ore a giocare a pallone, ad allenarci in qualche sport, a superare un nuovo record alla play; ci fidanziamo e ci lasciamo, usciamo di casa e girovaghiamoโฆ Apparentemente va tutto bene, ma quando lโetร dei giochi si chiude e si apre il gioco della vita, allora il peso della realtร ci cade addosso rischiando di stenderci al suolo.
Gesรน non vuole che questo accada. Dalla folla che simpatizza per lui sceglie e chiama i Dodici e, fin da subito, dopo i primissimi successi, parla loro di una strada in salita: Il Figlio dellโuomo deve soffrire molto e [โฆ] se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderร , ma chi perderร la propria vita per causa mia, la salverร . Sono queste le parole che rivolge loro appena prima di salire sul Tabor (Lc 9,23-24).
Cโรจ un salmo bellissimo, il salmo 30 (29), che descrive lโesperienza della Trasfigurazione cosรฌ: Quale guadagno dalla mia morte, dalla mia discesa nella fossa? Potrร ringraziarti la polvere e proclamare la tua fedeltร ? Ascolta, Signore, abbi pietร di me, Signore, vieni in mio aiuto. HAI MUTATO IL MIO LAMENTO IN DANZA, MI HAI TOLTO LโABITO DI SACCO, MI HAI RIVESTITO DI GIOIA, perchรฉ canti il mio cuore senza tacere. Signore ti renderรฒ grazie per sempre. Come si vede il canto della luce e della gioia inizia con note che sono di grande sofferenza. Ce le immaginiamo sulla bocca di Gesรน mentre, solo sulla montagna โ in una specie di ritiro, o di corso di esercizi spirituali โ ripercorre le difficili vicende di Mosรจ ed Elia, e capisce sempre di piรน che la sua missione da una parte รจ straordinaria โ proprio come quella di Mosรจ che ha salvato il popolo dallโEgitto e di Elia che lo ha distolto dallโidolatria โ ma al tempo stesso gli costerร la vita. Prendere o lasciare? A questo punto Gesรน capisce come mai gli siano venute in mente proprio queste due figure: sono gli unici personaggi biblici che – secondo lโinterpretazione che delle Scritture dava la tradizione ebraica โ non sono morti, ma sono stati rapiti in cielo; su entrambi la fatica di una vita spesa fino allโultimo per amore, non ha avuto il sopravvento: ha vinto la luce!
E cosรฌ Gesรน supera la sua crisi, si toglie il sacco del lamento e si riveste dellโabito della gioia; di lรฌ in poi non avrร piรน timore di scegliere Gerusalemme come sua meta, inizierร la sua salita verso la croce, trampolino e scala (o scalo, se vogliamo!) per il cielo. Gesรน scopre che una volta in cima non rimane solo la possibilitร di guardare in basso; Gesรน scopre che รจ dalla cima della montagna, dallโalto della croce che si puรฒ finalmente guardare il cielo! E cosรฌ affronterร la vita come una danza dโamore, come un perenne rendimento di grazie: piรน salirร e piรน brillerร di luce; piรน salirร e piรน lโimmensa gioia di sentirsi amato dal Padre invaderร il suo cuore!
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I discepoli saranno testimoni di questo spettacolo: attratti da quella luce, seppur paurosi, lo seguiranno, fino a vedere il fuoco del suo amore divampare nelle ore dure della passione, e finalmente esplodere nella gioia del mattino di Pasqua!
La cosa meravigliosa รจ vedere come il cammino di Gesรน si realizzerร anche nei suoi, in particolare in Pietro, Giacomo e Giovanni. Primi fra tutti hanno intuito la gloria della meta finale e sentono lโirrefrenabile desiderio di possederlaโฆ Come tutti noi, anchโessi cercano prima la via facile:ย ย Pietro vuol semplicemente piantare una tenda; Giacomoย ย ย ย e Giovanni penseranno che con lโaiutino della mamma potranno facilmente convincere Gesรน ad assegnar loro i posti dโonore nel Regno dei cieli (cf. Mt 20,20-23)! Gesรน non condanna il loro desiderio, anche perchรฉ quello di condividere con i suoi la gloria del cielo รจ anche ilย suo sogno piรน grande (cf. Mt 19,28); Gesรน accoglie il loro desiderio, ma chiede loro di condividere la sua missione, la sua fatica, le sue sofferenze, il suo immenso amore per il Padre e per gli uomini. A Giacomo e Giovanni chiederร di bere il suo calice e di ricevere il suo stesso battesimo; a Pietro chiederร per ben tre volte di amarlo fino al punto di seguirlo dove umanamente non vorrebbe andare: di stendere come lui le sue braccia sulla croce, come fa un bambino che la mamma aiuta a cambiarsi. Quando Pietro stenderร le braccia, allora Gesรน potrร togliergli lโabito di lutto e rivestirlo con lโabito della gioia e della luce (Gv 21,18-19), e sarร Trasfigurazione!
La Quaresima ci aiuta cosรฌ a fissare lo sguardo sulla luce sfolgorante della Pasqua, sulla gioia immensa dellโAmore Risorto e allo stesso tempo ci chiede di maturare nella consapevolezza di quale sia la strada per giungervi: quella del buio della fatica, quella dellโAmore Crocifisso. La Quaresima corrisponde ai giorni trascorsi da Pietro, Giacomo e Giovanni sul Tabor insieme a Gesรน: sono un anticipo della Pasqua sรฌ, ma molto di piรน sono un invito a rinnovare nel cuore il nostro desiderio di seguirlo: Signore, chi altri seguiremo? Tu solo hai parole di vita eterna!(Gv 6,68).
Attivitร
La Trasfigurazione รจ una buona notizia, una boccata dโaria per chi desidera seguire Gesรน e inseguire grandi ideali. La Trasfigurazioneย รจย ย il momento in cui nella nostra vita brilla la luce di un ideale che ci affascina e ci fa esclamare: Che bello stare qui!
Si puรฒ iniziare lโincontro fingendo di voler parlare di viaggi, magari prendendo insieme visione di un catalogo di offerte di viaggio (tipo smartbox); si arriva facilmente alla conclusione che i viaggi piรน belli sono quelli che costano di piรน! Il gioco puรฒ essere arricchito ( i ragazzi possono cercare cartine dโitinerari, indicare il grado di difficoltร , esporre le diverse opzioniโฆ.potrebbe essere anche lโoccasione per lanciare la proposta dellโesperienza estivaโฆ.).
Da lรฌ si puรฒ passare alla domanda: quale meta hai per il viaggio della tua vita? Si chiede cosรฌ a ciascuno di pensare e scrivere su un cartoncino (magari giallo, a forma di sole) il proprio progetto di vita, invitandoย ย ad essere concreti. Si puรฒ lasciare che i ragazzi esprimano liberamente il loro progetto oppure indicando tre ambiti ( affettivo, lavorativo, spirituale). Si mette poi in comune e si riflette su due cose:
– Solo un progetto dโamore brilla di una luce capace di illuminare il proprio futuro;
– Per realizzare un progetto di amore รจ necessario passare tante difficoltร : รจ necessario essere disposti a giocarsi la vita!
Si conclude con la preghiera chiedendo a Dio la forza per abbandonare lโillusione del bello a basso costo e il coraggio per camminare verso mete alte.
Segno
Il Segno potrebbe essere quello di attaccare i cartoncini a forma di sole su un cartellone raffigurante un sentiero in salita, la cui meta รจย una croce con dei raggi luminosi, raffiguranti la vittoria dellโAmore Crocifisso e Risorto. Prima o dopo aver sistemato i propri cartoncini sul cartellone si proclama il Vangelo della Trasfigurazione che il catechista puรฒ brevemente commentare.
Meditazione personale
Pietro, Giacomo, Giovanniโฆ E anche teโฆ Vi va di venire con me in montagna? Sรฌ, lโhai capito, sono Gesรน, il solito a cui piacciono cosรฌ tanto le salite! A dire il vero non รจ che mi piacciano le salite; quello che mi piace รจ il panorama che si vede da lassรน: รจ semplicemente incredibile e bellissimo! In questa Quaresima vorrei darti un assaggio di questa bellezza; se mi guardi negli occhi, li vedrai brillare del riflesso di quello splendore. Ti prego, vieni! Ti prego, metti i tuoi occhi nei miei!
Guarda che me ne sono accorto: ultimamente piรน di una volta ti ho visto mentre cercavi di immaginarti il tuo futuro; ti ho visto impugnare di nascosto i pennelli dei tuoi desideri e provare a disegnare la tua strada; non ho potuto fare a meno di notare che spesso, perรฒ, ti fermi, ci rinunci, non sai come andare avantiโฆ Del resto non si tratta piรน di disegnare mondi fantastici, ma di progettare tutta quanta una vita reale, e so benissimo che รจ tuttโaltro che facile!
Ti va di raccontarmi i tuoi sogni? Di dirmi i tuoi desideri? Sai, mi piacerebbe che mi rendessi partecipe dei tuoi progetti. So che ne hai ย di grandi; so che stai cercando di trovarne di ancora piรน grandi. Cosa vorresti che non mancasse? Che tipo di persona vorresti diventare?
A me piaceva andare in montagna: ci passavo le ore lassรน; mi piaceva stare da solo e ascoltare il mio cuore, piรน ne ascoltavo i battiti e piรน sentivo che la mia vita era fatta per amare! La scienza dellโamoreโฆ Piรน mi guardavo dentro e piรน sentivo che era lโunica cosa che davvero mi interessava: imparare ad amare, trovare la fonte dellโamore. Sentivo che un giorno senza amare era un giorno sprecato, e non mi andava di sprecare i miei giorni!
In quelle ore di silenzio cercavo di passare in rassegna tutte le persone che conoscevo, tutti i personaggi famosi di cui avevo sentito parlare. I miei preferiti (che gusti! โ mi dirai!) erano Mosรจ ed Elia! E i tuoi? Se pensi a una vita piena e bella, a chi pensi? โฆ Io pensavo a Mosรจ ed Elia perchรฉ a loro il Signore era apparso come a nessun altro: con loro parlava come ad amici fino al punto che gli aveva scelti per opere incredibili! Ne aveva fatto veri salvatori di popoli! Io mi immaginavo cosรฌ e mi dicevo: pensa che bello se la mia vita potesse brillare come una luce per gli altri, per tante persone! A dire il vero, quando pensavo a Mosรจ ed Elia mi rendevo conto anche che avevano dovuto passarne di tutti i colori: per compiere la loro missione avevano dovuto davvero dare la vita! Ma poi il premio era stato immenso: pensa che Dio non aveva voluto che morissero, ma li aveva rapiti in cielo: avevano combattuto duramente, ma il premio era stato eterno! E cosรฌ mi dicevo: vale la pena spendere tutto per gli altri; รจ il modo migliore per conquistare il cielo.
Quando me ne tornavo a casa con il cuore pieno di questi pensieri,ย i miei genitori โ sรฌ, proprio loro: Giuseppe e Maria! โ mi dicevano sempre che sprizzavo gioia da tutti i pori, che mi brillavano gli occhiย di una luce bellissima! Era proprio cosรฌ: sentivo sprigionarsi dentro di me una gioia immensa; la tristezza se ne andava via: mi sentivo amato e fatto per amare!
In questa Quaresima, guardami negli occhi! Sogna con me una vita piena di amore, una vita tutta in salita, tutta fatica,โฆ una vita piena della gioia immensa dellโamore. Sai, la mia salita mi ha portato perfino su una croce: รจ stato faticosissimo, ma sai cosa visto in quel momento? ย ย ย
Ho visto il Paradisoโฆ E vi sonoย finalmenteย entrato!ย Allora:ย tiย vaย di venire con me?
Prova a considerare i tuoi sogni, quelli che fai piรน frequentemente. Quali sono? Ci sono dei sogni che ritornano spesso? Perchรฉ?
Ti scoraggi davanti ad alcuni di questi sogni? Pensi d poterli realizzare?
Come e con quali aiuti?
Prova a dividere i tuoi sogni: ci sono alcuni che sono pieni di egoismo, altri di dono e di amore! Prova a distinguerli nettamente e farti un progetto per iniziare a realizzarli.
Fonte: Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma, sussidio di Quaresima 2019