L’ultima nota di vita
La chiave della festa di Cristo Re è nel servizio e nella condivisione. Ci libera ciò che offriamo e ciò che diamo di noi stessi. Siamo incatenati dal desiderio di possedere, di accumulare, di pensare che lo siamo perché abbiamo e che l’importante è salire invece che scendere con umiltà.
Alla fine della nostra vita, ci daranno un voto finale. Piuttosto, lo avremo messo per tutta la vita. I poveri saranno la nostra prova finale, quindi non dobbiamo “lavarci le mani”.
Conoscere Gesù, il Re dell’Amore, è accostarsi al trono della Croce e della disponibilità, cambiare idea e fare carne delle beatitudini. Se siamo in un’altra ondata, abbiamo la prigione del cuore e la vita assicurata. Cioè, avremo un fallimento nel voto finale.
Celebriamo il Signore che regna in chi è libero di amare e donarsi, nonostante tutte le circostanze che ci circondano. Ne vale la pena, anche se costa. Con questo invito concludiamo l’anno liturgico in previsione dell’Avvento.
(Testo tradotto usando Google Translate – mi scuso per eventuali errori, nel caso scrivete nei commenti)
- Immagini di: Patxi Velasco FANO
- Testo di: Fernando Cordero ss.cc.