Dall’acqua al vino
Senza troppa attenzione, la nostra missione è riempire i barattoli, i barattoli d’acqua, sapendo che solo da Gesù diventeranno il vino della gioia.
Stiamo umilmente contribuendo, come Chiesa, un’acqua che sarà trasformata, così tanti desideri di lotta per la giustizia, l’uguaglianza, tanti piani, catechesi, coscienza missionaria, concerti, tanta creatività e tanta vita si trasformano in un vino che rende felice il cuore del mondo.
Grazie a Maria, che ci rende attenti e ci dice come fare questo esercizio: “Fai quello che ti dice!“.
La fiducia attiva l’industriosità per il Regno.
Ma ricorda: siamo nelle tue mani, ogni cosa è la grazia di Dio.
(Testo tradotto usando Google Translate – mi scuso per eventuali errori, nel caso scrivete nei commenti 😉 )
- Immagini di: Patxi Velasco FANO
- Testo di: Fernando Cordero ss.cc.
ALTRO COMMENTO
“Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino»”.
Tutti ci cercano per quello che abbiamo, ma chi ti vuole davvero bene non tiene da conto di ciò che hai, ma di ciò che ti manca. L’amore vero è prendere a cuore la mancanza dell’altro, perchè in quella mancanza si gioca il meglio e il peggio della vita. Sono infatti le nostre mancanze la causa prima dei nostri peccati, ma sono altresì proprio le mancanze i punti di svolta dei grandi santi. Ritrovare il vino che manca non serve a riempire un vuoto, ma a cambiarne la sostanza.
Gesù non crea il vino dal nulla, ma cambia l’acqua in vino, cioè prende ciò che c’è e a partire da questo opera un cambiamento radicale. Quello che fino a ieri ti faceva peccare può cominciare ad essere il punto di forza della tua santità. Assurdo! Ma questo è il miracolo: il Signore è l’unico che può prendere sul serio la mia mancanza e trasformarla in santificazione.
Da cosa ce ne accorgiamo? Dal fatto che cominciamo a sentire un’inspiegabile letizia che non trova altra ragione se non nella Grazia di Dio.