Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo del 12 ottobre 2014

Nella 28.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesù paragona il regno dei cieli a un re che fa una festa di nozze per suo figlio. Ma molti non accettano l’invito perché sono impegnati, altri addirittura lo rifiutano con violenza. Il re dice allora ai suoi servi:

“La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

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Lasciamoci sorprendere dal Vangelo di oggi: dall’invito al banchetto di nozze che il re – Dio – ha preparato per i suoi invitati. Il cristianesimo è Vangelo di gioia. Per quanto povera e distorta possa essere l’immagine che noi abbiamo di Dio, spesso sentito lontano, complicato, pieno di leggi…, la parabola di oggi, questo re che per ben tre volte manda i suoi servi a chiamare gli invitati, ci dice qualcosa della “passione di Dio” per l’uomo: ha fatto l’universo in un impeto di gioia, ci ha creato per amore nella gioia, ci ha redento nella gioia della Pasqua. La Chiesa ha la missione di rendere presente nella storia questo invito alle nozze al banchetto del cielo. Dio ha creato l’uomo per questa festa. Ma la mia, la tua risposta all’invito oggi può essere quella degli invitati: “Quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero”! Ed a godere della festa sono gli ultimi. È pressante anche oggi il comando del Signore a noi suoi servi: “Andate ai crocicchi delle strade”. La gioia di Dio per la festa delle nozze risulta ancora più luminosa – per quanto ci possa scomodare! – nella parte finale della parabola: il re entra nella sala del convito e scorge un commensale senza la veste nuziale, senza il dono dello Spirito Santo. E viene gettato fuori nelle tenebre. Il Vangelo è dono di libertà, non imposizione. Oggi, giorno del Signore, siamo invitati a pregustare nell’Eucarestia il banchetto nuziale, preparato per le nozze con il nostro Dio.

Fonte: Radio Vaticana

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