Il commento alle letture di domenica 19 novembre 2017 a cura dei Missionari della Via.
Siamo davanti ad una splendida parabola, che ci pone davanti quello che รจ il senso della vita e del suo epilogo, ovvero il giudizio di Dio. Il padrone della parabola รจ immagine di Dio, che affida a ciascuno di noi i suoi beni che sono di inestimabile valore: questi beni, prima che le nostre capacitร naturali, sono anzitutto i suoi doni, la sua grazia: la sua parola, i sacramenti, il Suo perdono. Quindi, tutti i doni che ci ha dato, a cominciare dal dono della vita: ยซOgnuno di noi รจ un capitale preziosissimo, ognuno di noi รจ un โsogno di Dioโ chiamato a diventare realtร !ยป (card. Comastri).
Sรฌ, ognuno, che sia fisicamente sano o ammalato, piรน o meno capace, รจ un dono unico e di inestimabile valore! E capiamo bene che se siamo un dono, se la nostra vita รจ un dono, lโunico modo perchรฉ si realizzi รจ quella di donarla agli altri, metterci a servizio di Dio e del prossimo. Se teniamo tutto per noi, se viviamo allโinsegna dellโegoismo, tutto quello che siamo e che abbiamo si perderร ; se invece lo do niamo, si moltiplicherร e sarร nostro per lโeternitร . Per questo motivo Gesรน nella parabola loda gli uomini che hanno fatto fruttificare i talenti: costoro sono i santi, sono coloro che hanno vissuto nella logica divina dellโamore e del dono di sรฉ. Se ci facciamo caso, lโuomo nella parabola non a tutti dona allo stesso modo: ma รจ unโingiustizia divina questa? ร forse segno che qualcuno รจ privilegiato rispetto ad altri?
No, รจ segno della fantasia di Dio, perchรฉ Dio non ama la monotonia. Se tutti fossimo uguali, che noia! Saremmo come una produzione in serie, frutto piรน di una catena di montaggio che non figli del Dio Amore. La diversitร dei talenti ci vuole dire che tutti siamo amati e preziosi allo stesso modo, ma ciascuno di noi ha una strada tutta sua per santificarsi, ha un suo compito e una sua vocazione.
Dio ha โequipaggiatoโ ognuno di noi con le caratteristiche e le capacitร che gli sono necessarie per portare a termine la sua missione, unica e irripetibile. E cia scuno, nello scacchiere della storia dellโumanitร , รจ preziosissimo al suo posto quasi come un arcangelo al suo, diceva il beato Newman. Ciรฒ che conta รจ scoprire la propria vocazione e viverla con generositร , allโinsegna della caritร . Allora la caritร diventa davvero la festa della comunione e della condivisione, che genera lโugua glianza.
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Non dimenticare che se hai la salute, se hai intelligenza, se hai e delica tezza, sensibilitร , semplicitร โฆ insomma, tutto ciรฒ che hai e che sei non รจ per te, ma per gli altri, specialmente per chi non ne ha: se trattieni per te i doni di Dio, proverai il disgusto e la noia dellโegoismo, lโamarezza e lโinquietudine dellโavaro che sono sapori tipicamente infernali; se trattieni per te i doni di Dio, ristagne ranno e alla fine, marciranno. Sarai come un chicco di grano che, caduto in terra, non muore, restando solo! Il problema al rendiconto finale, infatti, รจ aver fatto fruttificare o no i talenti che erano stati affidati: รจ aver dunque vissuto bene la nostra vita, sfruttando le occasioni che Dio ci ha donato per crescere nella fede e nellโamore. Non importa quanti o quali erano, ciรฒ che conta รจ impegnarli, facen doli fruttificare nelle banche dei cuori degli altri. Quanti pensano che la volontร di Dio sia un duro sacrificio, una rinuncia. Ma non รจ vero! La volontร di Dio non รจ una prigione, รจ un dono; la volontร di Dio รจ unโoccasione meravigliosa che ab biamo per dare frutto, perchรฉ prendiamo possesso della fiducia che Dio ci dร , realizzando nella veritร la nostra vita: questo รจ il senso della vocazione!
Preghiamo la Parola
Signore, aiutaci fidarci di te, a scommettere la nostra vita davvero sul Vangelo, per realizzare quel โsognoโ che hai su ciascuno di noi, per essere felici ora e per sempre!
fr. Umile mdv
Condividiamo la Parola
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Il Signore ci ha affidato la sua presenza, la sua parola, i sacramenti: li sto facendo fruttificare?
Il Signore ci affida un compito, una missione; ognuno di noi ha dunque โuna vocazioneโ. Ti sei mai chiesto quale sia la tua? Anzi, lโhai mai chiesto al Signore, o forse hai paura, o vuoi fare solo di testa tua, per paura che possa toglierti qualcosa? Ricorda: Dio scommette su di te. E tu, quanto sei pronto a scommettere su Dio?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Il servo per paura non fa fruttificare il suo talento: pensa solo a se stesso, a conservare, a non rischiare. Gli altri invece li impiegano generosamente e coraggiosamente. Che cosa ti blocca nel vivere il Vangelo e nel cercare la volontร di Dio? Quali sono le cose che ti spaventano di piรน?
PERLE PER LโANIMA
Nel II secolo d.C., santโIreneo scrisse che ยซla gloria di Dio รจ una persona che vive in pienezzaยป. Non ti รจ mai capitato di fare un regalo a qualcuno e poi ve- nire a sapere che lโaltro non lโha mai usato? Forse avresti voluto chiedere: ยซNon ti รจ piaciuto il mio regalo? Perchรฉ non lโhai usato?ยป.
Forse Dio desidera porci qualche domanda sui doni che ci ha fatto. Quando diciamo nel Padre Nostro: ยซSia fatta la tua volontร !ยป, sono certo che parte di questo volere รจ che io mi sforzi di utilizzare tutti i miei talenti. So che Dio vuole che io sviluppi i miei sensi, le mie emozioni, la mia mente, la mia volontร ed il mio cuore nel modo piรน completo. ยซLa gloria di Dio รจ una persona che vive in pienezzaยป. Qualcosa dentro di me sa con certezza che il nostro amore per Dio viene sicu- ramente misurato dal nostro impegno nel compiere queste due cose: amare gli altri come amiamo noi stessi e fare la volontร di Dio in ogni cosa.
(J. POWELL, Esercizi di felicitร , Cantalupa, Effatร , 1995, 70).
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
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XXXIII Domenica del Tempo Ordinario โ Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Prv 31, 10-13. 19-20. 30-31; Sal.127; 1 Ts 5, 1-6; Mt 25, 14-30
Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondo Matteo
14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentรฌ compassione per loro e guarรฌ i loro malati. 15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: ยซIl luogo รจ deserto ed รจ ormai tardi; congeda la folla perchรฉ vada nei villaggi a comprarsi da mangiareยป. 16Ma Gesรน disse loro: ยซNon occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiareยป. 17Gli risposero: ยซQui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!ยป. 18Ed egli disse: ยซPortatemeli quiยป. 19E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sullโerba, prese i cinque pani e i due pesci, alzรฒ gli occhi al cielo, recitรฒ la benedizione, spezzรฒ i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 20Tutti mangiarono a sazietร , e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. 22Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sullโaltra riva, finchรฉ non avesse congedato la folla. 23Congedata la folla, salรฌ sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassรน, da solo. 24La barca intanto distava giร molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. 25Sul finire della notte egli andรฒ verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: ยซร un fantasma!ยป e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesรน parlรฒ loro dicendo: ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป. 28Pietro allora gli rispose: ยซSignore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acqueยป. 29Ed egli disse: ยซVieni!ยป. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andรฒ verso Gesรน. 30Ma, vedendo che il vento era forte, sโimpaurรฌ e, cominciando ad affondare, gridรฒ: ยซSignore, salvami!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 19 โ 25 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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