Il commento alle letture di domenica 14 gennaio 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Una Parola in cerca di orecchie
La liturgia di questa domenica apre il ciclo festivo del tempo ordinario, dopo la conclusione del tempo di Natale, mantenendo comunque un certo collegamento con questo periodo. Infatti il vangelo di oggi (Gv 1,35-42) รจ ยซanomaloยป rispetto al ciclo dellโanno B che prevede solitamente la lettura di Marco, ed รจ la conclusione del primo capitolo, le altre parti del quale abbiamo giร ascoltato il giorno di Natale, con il grandioso inno al Verbo fatto carne, e nella terza domenica di avvento, con la confessione del Battista della propria indegnitร a sciogliere i sandali di colui che da lรฌ a poco si sarebbe presentato. Potremmo anzi dire che sia quel brano che quello di oggi racchiudono, come unโapertura e una conclusione, lโinno natalizio al Verbo incarnato celebrato nella liturgia, in modo che il prosieguo del tempo ordinario appaia come una lunga meditazione e itinerario che sviluppa il grande mistero che con il Natale ha illuminato il mondo.
Si puรฒ parlare di itinerario perchรฉ, da subito, viene ยซrimandata la pallaยป alla comunitร dei discepoli di ieri e di oggi: Cristo รจ venuto, la parola si รจ lanciata dal suo trono regale (cf. Sap 18,14-14) ma questo non significa che tutti i giochi siano fatti; la parola รจ in cerca di orecchie che la sappiano accogliere. In questo senso รจ sintomatica la vicenda del giovane Samuele (1Sam 3,3-10.19; 1a lettura). Affidato al sacerdote Eli fin dalla prima infanzia, dimorante nel tempio del Signore, nei pressi dellโarca di Dio, nel luogo piรน sacro in assoluto egli, dice tranquillamente la Scrittura, ยซnon aveva conosciuto il Signoreยป (v. 7)โฆ allora forse รจ possibile anche fare il catechismo, lโora di religione a scuola, magari pure il seminario e ยซnon conoscere il Signore?ยป
La risposta รจ chiara, nessun discepolato, di per sรฉ, puรฒ sostituire la risposta di fede, non puรฒ esistere nessun automatismo che provoca la sequela. Il sacerdote aiuta Samuele a orientare il suo orecchio, ma il raccogliere e non lasciar andare a vuoto alcuna delle parole del Signore sarร solo responsabilitร di Samuele e del suo coinvolgersi in una storia con Dio. La stessa opera di Giovanni ha questa caratteristica, egli orienta i discepoli a Cristo, ne enuclea la sua identitร nascosta di Agnello di Dio, lasciando perรฒ tutta la fatica della scoperta, dellโintessere un rapporto a partire dal ยซrestare con luiยป (v.39). ร interessante che la denominazione ยซagnello di Dioยป non venga, a quanto sembra, utilizzata piรน di tanto dagli interlocutori di Gesรน, preferendo termini come Rabbรฌ/Maestro o Messia/Cristo, mentre ritornerร a ogni piรจ sospinto nellโApocalisse come termine che esprime al massimo grado lโidentitร del Risorto.
Forse sarร solo un caso, ma sembra che nel Vangelo questo termine faccia piรน fatica ad essere accettato, bisognoso di una assimilazione piรน lunga, come dire che solo alla fine Cristo potrร rivelarsi come agnello (e come pastore). Cโรจ un passo da fare, quello di acquisire una nuova identitร su se stessi e sulla relazione con lui, il nuovo nome di Pietro, poichรฉ la novitร di Cristo puรฒ essere accolta solo nella novitร della propria vita. S.Agostino affermerร in un suo discorso: ยซSiamo stati ammoniti di cantare al Signore un cantico nuovo. Lโuomo nuovo sa qual รจ il cantico nuovoยป (Serm. 34).
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Anche Pietro, forse, capirร il Cristo agnello di Dio quando a lui stesso verrร affidato il compito di pascere il suo gregge (cf. Gv 21,15-19) come frutto di un amore rinnovato.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della II Domenica del Tempo Ordinario โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- 1 Sam 3, 3-10. 19;
- Sal.39;
- 1 Cor 6, 13-15. 17-20;
- Gv 1, 35-42
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Gv 1, 35-42
Dal Vangelo secondo Giovanni
35Il giorno dopo Giovanni stava ancora lร con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesรน che passava, disse: ยซEcco lโagnello di Dio!ยป. 37E i suoi due discepoli, sentendolo parlare cosรฌ, seguirono Gesรน. 38Gesรน allora si voltรฒ e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: ยซChe cosa cercate?ยป. Gli risposero: ยซRabbรฌ โ che, tradotto, significa Maestro โ, dove dimori?ยป. 39Disse loro: ยซVenite e vedreteยป. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrรฒ per primo suo fratello Simone e gli disse: ยซAbbiamo trovato il Messiaยป โ che si traduce Cristo โ 42e lo condusse da Gesรน. Fissando lo sguardo su di lui, Gesรน disse: ยซTu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefaยป โ che significa Pietro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 14 โ 20 Gennaio 2018
- Tempo Ordinario II
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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