Commento alle letture di domenica 11 febbraio 2018 โ€“ don Enzo Pacini

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Il commento alle letture di domenica 11 febbraio 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

Abbracciare i malati per guarire noi stessi

don Enzo Pacini

La liturgia di questa domenica ci presenta nel Vangelo (Mc 1,40-45) un altro segno compiuto da Gesรน, la guarigione del lebbroso, un segno che rivela Cristo come portatore al mondo di una vita nuova, di possibilitร  insperate, ma ci rivela anche alcune modalitร  con le quali vengono affrontati momenti di crisi nella comunitร .

รˆ indubbio il fatto che la lebbra, come altre gravi malattie, sia una minaccia per la sopravvivenza della societร , e le sacre scritture, anche di altre tradizioni religiose, spesso cercano di codificare comportamenti e scelte tesi a proteggere la comunitร . Effettuare dei cordoni sanitari attraverso leggi che disciplinano comportamenti, anche di tipo morale, per la salvaguardia della societร , in senso esteso, รจ comprensibile. Il problema รจ quando questi comportamenti si sclerotizzano senza piรน alcun riferimento alla realtร  diventando principi astratti. Alcuni esempi: le norme alimentari nascono spesso per motivi igienici, come i comportamenti da tenere in caso di malattie, caso illustrato oggi dalla prima lettura (Lv 13,1-2.45-46), capita poi che questi comportamenti vengano sacralizzati anche quando non vi sia piรน alcun pericolo concreto da cui guardarsi, divenendo norme a sรฉ stanti, di costume: si รจ sempre fatto cosรฌ, questa รจ la tradizioneโ€ฆ vi รจ anche un pericolo ulteriore, quello di guardare la realtร  solo da un punto di vista: il problema iniziale, come cercare di difendersi da una malattia, diventa come difendersi dagli ammalati; non come evitare la povertร , ma come evitare i poveri.

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Ed ecco che il lebbroso, da vittima di una grave malattia che certo richiede, specialmente in quel tempo, una forma di isolamento, diventa il tipo del peccatore, il percosso da Dio da ostracizzare, da relegare in un deserto di rapporti. Ma questo si puรฒ applicare a tante altre categorie: il malato di mente, per anni oggetto di violenze gratuite nei manicomi, socialmente accettate o addirittura richieste, e a tuttโ€™oggi ยซpatata bollenteยป che difficilmente qualcuno vuol maneggiare; le persone detenute, dipinte a volte come clienti di hotel a cinque stelle, che invece bisognerebbe ampiamente ยซmazziareยป. Questo non per negare che i problemi esistano: ci sono problemi sanitari, psichiatrici, giudiziari, della disabilitร , della devianza. Ma sono problemi di tutta la comunitร  ed essa non puรฒ limitarsi a cercare di scrollarseli di dosso. Gesรน Cristo, aldilร  della guarigione, considera il lebbroso come un persona da ascoltare, toccare, comprendere nella sua situazione. รˆ un gesto che ripeterร  secoli dopo Francesco dโ€™Assisi quando, abbracciando il lebbroso, sarร  lui stesso a guarire dalla ripugnanza che lo allontanava dalla sofferenza, una ripugnanza forse anche alimentata dalle norme sociali che cosรฌ codificavano il rapporto col sofferente. Lโ€™espulsione del lebbroso diviene unโ€™espulsione cognitiva, piรน che spaziale, non viene visto, anzi non deve essere visto perchรฉ la vita sociale non venga turbata da ciรฒ, la realtร  puรฒ essere distorta a tal punto da non vedere come questo problema la riguardi. Cristo invece invia il lebbroso ormai guarito dai sacerdoti a testimonianza per loro.

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Non รจ il lebbroso che ha bisogno di una testimonianza, un certificato di riabilitazione, ma i sacerdoti che vengono chiamati a cambiare il loro punto di vista e riguardare lโ€™altro come una persona nuova; non รจ tanto lui che rientra ma loro che devono uscire fuori a riconoscere che qualcosa di nuovo รจ avvenuto, e con loro anche ciascuno di noi.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della VI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 11 Febbario 2018 anche qui.

Mc 1, 40-45
Dal Vangelo secondo Marco
40Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: ยซSe vuoi, puoi purificarmi!ยป. 41Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccรฒ e gli disse: ยซLo voglio, sii purificato!ยป. 42E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. 43E, ammonendolo severamente, lo cacciรฒ via subito 44e gli disse: ยซGuarda di non dire niente a nessuno; vaโ€™, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosรฉ ha prescritto, come testimonianza per loroยป. 45Ma quello si allontanรฒ e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesรน non poteva piรน entrare pubblicamente in una cittร , ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11- 17 Febbraio 2018 2018
  • Tempo Ordinario VI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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