Il commento alle letture di domenica 9 febbraio 2020 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ “Buona Bibbia a tutti“.
Come evangelizzare
Evangelizzazione รจ innanzitutto riconoscere i valori presenti in tutti gli uomini: ciรฒ รจ anche il fondamento della reciprocitร tra le Chiese: โTutte le Chiese particolari, giovani e antiche, sono chiamate a dare e a ricevere, in reciproca comunioneโ (Redentoris missio, n. 83[1]). Ma รจ anche capacitร di discernere ed evidenziare la presenza di Dio nel mondo: โEgli era nel mondo…, eppure il mondo non lo conobbeโ (Gv 1,10). โIn mezzoย a voi sta uno che non conosceteโ (Gv 1,26), aveva detto il Battista; il Signore รจ colui che โvi precede in Galilea: lร lo vedreteโ (Mt 28,7). E ciรฒ resta vero anche oggi. โOgni uomo puรฒ discernere in sรฉ, nel proprio spazio vitale, le tracce della sua presenza, perchรฉ ogni uomo รจ creato in Cristo e ne porta impressa l’impronta. Il cristiano allora รจ colui che ha la coscienza che Cristo lo precede nella missione: in ogni uomo, in ogni cultura e gente c’รจ una presenza cristica che chiede di diventare cristianaโ (E. Bianchi).
Tutti gli uomini โcercano Dio come a tentoni, benchรฉ egli non sia lontano da nessuno di loroโ (At 17,26-28). Nelle culture di non cristiani sono presenti i semi della Parola di Dio, il โLรฒgos spermatikonโ, che il credente deve evidenziare. Si tratta di โrisvegliare il Cristo che ci precede negli uomini che non lo conosconoโ (E. Bianchi).
Primo momento sarร quindi far emergere tutte le manifestazioni di presenza del Signore negli altri, cioรจ tutte le dimensioni di amore, di lotta per la giustizia, di vita comunitaria, di solidarietร , di bellezza, di capacitร di dono, di veritร , di crescita umana, di liberazione. Fare emergere cioรจ la dimensione โcristicaโ degli uomini e delle culture, nell’attesa talora di quella โpienezza dei tempiโ (โplรจroma tou krรฒnouโ: Gal 4,4) in cui si potrร esplicitamente annunciare Gesรน Cristo. Che il Padre inviรฒ non agli uomini dell’etร della pietra, ma proprio nella โpienezza dei tempiโ: Gesรน fu preparato dall’elezione di Israele e dall’attesa di questo popolo da Abramo al Battista, cammino accompagnato da tanti profeti; e venne sulla terra quando anche le culture greca e romana erano ormai in grado di recepirne il messaggio.
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La missione della Chiesa รจ quindi innanzitutto ascolto dellโaltro, sua valorizzazione, nel profondo rispetto delle culture altrui. โSe la Chiesa vuole essere missionariaโฆ, questo ci obbliga ad avviare un dialogo con tutti, a donare a tutti la nostra amicizia e a cercare la collaborazione di tutti. Allora potremo trovare interessi comuni, ascoltarci a vicenda con attenzione e imparare gli uni dagli altri. Se non si allacciano e si coltivano questi rapporti umani, รจ impensabile che la Chiesa riesca a portare al mondo i suoi valori e il Vangeloโ (C.M. Martini)[2].
Come annunciare poi il Vangelo? Secondo il cardinal Martini, il Nuovo Testamento ci presenta sei modi di evangelizzare:
1) lโevangelizzazione per proclamazione, quella esplicita e diretta;
2) lโevangelizzazione per convocazione, chiamando tutti al banchetto, come fecero i servi della parabola[3];
3) lโevangelizzazione per attrazione, come fa la prima comunitร di Gerusalemme, che con il suo stile di vita accattivante richiama โla folla delle cittร vicine a Gerusalemmeโ(At 5,16);
4) lโevangelizzazione per irradiazione, come la lampada sul candeliere o la cittร sul monte[4];
5) lโevangelizzazione per contagio, da persona a persona, da gruppo a gruppo, come un fuoco che si trasmette[5];
6) lโevangelizzazione per lievitazione, come il lievito nella pasta[6], soprattutto per evangelizzare le culture.
โTutti questi modi si integrano a vicenda, creando cosรฌ un potenziale di comunicazione del Vangelo che difficilmente puรฒ essere sintetizzato in unโunica esperienza o unโunica azioneโ (C. M. Martini[7]). E’ nel discernimento spirituale che si capirร quando sarร il momento di annunciare in maniera esplicita Gesรน Cristo, il solo che libera definitivamente tutti gli uomini dall’angoscia del peccato, della sofferenza e della morte, e quando sarร invece il caso di farlo previlegiando altre forme di testimonianza.
Tutti missionari
Il compito dellโannuncio รจ di tutti, non solo dei preti e dei religiosi: e se preti e consacrati lo fanno โistituzionalmenteโ, ai laici il Concilio Ecumenico Vaticano II ha detto: โOgni laico deve essere un testimone della resurrezione e della vita del Signore Gesรน e un segno del Dio vivo al cospetto del mondoโ (Lumen gentium, n. 38); โI laici sono soprattutto chiamati a rendere presente e operosa la Chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze in cui essa non puรฒ diventare sale della terra se non per mezzo loro… Grava quindi su tutti i laici il glorioso peso di lavorare affinchรฉ il divino disegno di salvezza raggiunga ogni giorno di piรน tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra. Sia perciรฒ loro aperta qualunque via affinchรฉ… anch’essi attivamente partecipino all’opera salvifica della Chiesaโ (Lumen gentium, n. 33); โCristo… adempie il suo ufficio profetico… anche per mezzo dei laici, che perciรฒ costituisce suoi testimoni e provvede del senso della fede e della grazia della parola[8]… In questo ufficio appare di grande valore quello stato di vita che รจ santificato da uno speciale sacramento, cioรจ la vita matrimoniale a familiare. Lร si ha l’esercizio ed unโeccellente scuola di apostolato dei laici… La famiglia cristiana proclama ad alta voce e le virtรน presenti del Regno di Dio e la speranza della vita beata… I laici quindi, anche quando sono occupati in cure temporali, possono e devono esercitare una preziosa azione per l’evangelizzazione del mondo….; bisogna che tutti cooperino alla dilatazione e all’incremento del Regno di Cristo nel mondoโ (Lumen gentium, n. 35).
Una Chiesa chiusa in se stessa, in cui i cristiani vivono un rapporto intimistico con il loro Signore senza bruciare di passione per annunciare il suo Vangelo, sarebbe una Chiesa che tradisce la sua vocazione.
Ma โoggi lโambito ecclesiale non รจ piรน sentito come scuola che introduce allโarte della <<vita in Cristo>>: la Chiesa รจ divenuta sempre piรน ministra di parole etiche, sociali, politiche, economiche, e sembra avere smarrito lโuso del suo messaggio proprioโฆ Eโ invalsa lโidea che la vita cristiana corrisponda a un impegno sociale, a uno stile di vita genericamente altruista, tanto che <<vita ecclesiale>> รจ ormai sinonimo di attivitร organizzativa e pastorale, non di luogo capace di iniziare alla vita umana e spiritualeโ (E. Bianchi[9]). Dobbiamo quindi riporre con forza lโannuncio del Risorto al centro della vita ecclesiale.
[1] Cfr Concilio Ecumenico Vaticano II, Lumen gentium, n. 13
[2] Martini C. M., Sporschill G., Conversazioni notturne a Gerusalemme, Mondadori, Milano, 2008, pg. 105
[3] Mt 22,9
[4] Mt 5,16; Gv 5,35; 1 Pt 2,12
[5] Lc 14,19; 1 Pt 3,1-2
[6] Mt 13,33
[7] Martini C. M., Vivere i valori del Vangelo, Einaudi, Torino, 2009, pgg. 90-91
[8] cfr At 2,17-18; Ap 19,10
[9] Bianchi E., Perchรฉ pregare, come pregare, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2009, pgg. 23-24
Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
La tua luce sorgerร come l’aurora
Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 58, 7-10
Cosรฌ dice il Signore:
ยซNon consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con lโaffamato,
nellโintrodurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerร come lโaurora,
la tua ferita si rimarginerร presto.
Davanti a te camminerร la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirร .
Allora invocherai e il Signore ti risponderร ,
implorerai aiuto ed egli dirร : โEccomi!โ.
Se toglierai di mezzo a te lโoppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore allโaffamato,
se sazierai lโafflitto di cuore,
allora brillerร fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarร come il meriggioยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 111 (112)
R. Il giusto risplende come luce
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice lโuomo pietoso che dร in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.
Egli non vacillerร in eterno:
eterno sarร il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrร da temere,
saldo รจ il suo cuore, confida nel Signore. R.
Sicuro รจ il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte sโinnalza nella gloria. R.
Seconda Lettura
Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 2,1-5
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con lโeccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesรน Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perchรฉ la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Voi siete la luce del mondo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร salato? A nullโaltro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non puรฒ restare nascosta una cittร che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป.
Parola del Signore