Il commento alle letture di domenica 7 Ottobre 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Il matrimonio secondo Gesรน
La liturgia della parola ci presenta oggi la celebre controversia di Gesรน con i farisei sulla questione del ripudio (Mc 10,2-16) alla quale รจ affiancato il brano della prima lettura (Gen 2,18-24) come una sorta di fonte normativa. Tutto il dibattito, in realtร , va molto oltre il problema specifico per toccare il senso stesso del rapporto del credente con il testo sacro. Gesรน Cristo, infatti, pone unโalternativa fra la parola di Mosรจ, scritta per la durezza del cuore umano, e lโoriginario disegno di Dio.
Il problema รจ che entrambe le posizioni sono presenti nella stessa Scrittura: la narrazione di Genesi viene sceverata nelle sue conseguenze pratiche da Dt 24,1 che prevede la possibilitร del ripudio in caso di contrasto fra i coniugi. Si tratta di una parola della Torah esattamente come lโaltra, ma che evidentemente, a detta di Gesรน, non traduce e non comunica la reale volontร di Dio, รจ in qualche modo inquinata, magari a fin di bene, a causa della durezza dellโascoltatore incapace di porgere il proprio orecchio con piena disponibilitร . Si tratta di una frattura non da poco.
Sappiamo bene che la parola di Dio รจ sempre mediata dalla parola umana, limitata per definizione, come pure รจ limitato il nostro orecchio; del resto รจ Cristo stesso la parola finale e definitiva, anche se essa pure racchiusa dal limite della natura umana e del suo linguaggio. Allora sarร necessario un cambiamento profondo nel nostro modo di ascoltare. Agostino diceva che solo lโuomo nuovo puรฒ cantare il cantico nuovo (Serm. 34); potremmo dire anche che solo lโuomo nuovo puรฒ ascoltare una parola nuova (cf. Mc 1,27), per non rischiare di vedere il Cristo semplicemente come un restauratore, un rigorista che propone ideali irraggiungibili e porta a ribattere come in Mt 19,10-11 ยซse questa รจ la condizione dellโuomo rispetto alla donna, non conviene sposarsiยป. Gesรน risponde che non tutti possono capire, tranne coloro ai quali รจ dato.
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In che senso tutto ciรฒ puรฒ essere compreso? Eโ un caso, una scelta divina imponderabile? Oppure รจ questo termine, il ยซdatoยป che fa la differenza? Spesso รจ difficile spiegare a unโaltra persona le ragioni di unโimportante scelta di vita. Perchรฉ sei diventato prete? Perchรฉ ti sei innamorato proprio di quella persona? Perchรฉ hai speso la tua vita in quellโimpegno? A volte mancano le parole per esprimere tutto ciรฒ, tranne che รจ qualcosa che ci รจ ยซdatoยป, da Dio, o dalla vita stessa, qualcosa che richiede il silenzio dellโinesprimibile, piรน grande di tutte le parole. Cosรฌ la parola nuova di Cristo diventa comprensibile: non รจ nella concatenazione delle convenienze, nellโassimilazione delle norme, nella rigiditร della lettera che posso trovare il senso. La voce dello Spirito padroneggia lโinesprimibile, anzi รจ essa stessa gemito che solo il Padre comprende (cf. Rm 8,26) ma puรฒ rendermi ascoltatore dallโorecchio rinnovato.
Allora il punto di partenza potrebbe essere proprio questo: cosa mi รจ stato dato? Cosa significa vivere le persone, gli eventi, i momenti della vita come qualcosa che รจ posto nelle mie mani? Potrebbe cambiare la visuale nei rapporti quotidiani con me stesso e gli altri? Come percepisco il mio coniuge, le persone a me affidate per servizio, lavoro, volontariato a partire da questo ยซdatoยป? Non significa forse fare ยซeucarestiaยป a partire da tutto ciรฒ, una celebrazione quotidiana che ha in quella domenicale ยซil culmine e la fonteยป (SC 10)?
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XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Gn 2, 18-24; Sal.127; Eb 2, 9-11; Mc 10, 2-16
Lโuomo non divida quello che Dio ha congiunto.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 2-16
2Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรฉ?ยป. 4Dissero: ยซMosรฉ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป. 5Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dallโinizio della creazione li fece maschio e femmina; 7per questo lโuomo lascerร suo padre e sua madre e si unirร a sua moglie 8e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. 9Dunque lโuomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป. 10A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. 11E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa unโaltra, commette adulterio verso di lei; 12e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
13Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14Gesรน, al vedere questo, sโindignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15In veritร io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร in essoยป. 16E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 07 โ 13 Ottobre 2018
- Tempo Ordinario XXVII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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