Il commento alle letture di domenica 5 Agosto 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
La fede รจ apertura al futuro
La liturgia di questa domenica mette in luce uno degli atteggiamenti piรน tipici dellโuomo di ogni tempo, ovvero quello dellโidealizzazione del passato. Ricordo che, da bambino, quando in TV non cโerano le centinaia di canali di oggi e quindi la trasmissione da seguire, un festival o altri spettacoli, era la stessa per tutti, il commento ricorrente e invariabile nelle famiglie o fra amici era che ยซlโanno scorso era meglioยป. Non per banalizzare, ma anche nel brano di oggi (Gv 6,24-35), dopo lโesperienza della moltiplicazione di pani, la richiesta dei presenti รจ quella di un segno allโaltezza del dono della manna data i padri, come se quello compiuto da Cristo non fosse che una pallida imitazione di quello. Ma al tempo dei padri le cose non andavano diversamente: anche in quel caso il popolo agiva pensando che in fondo ยซsi stava meglio quando si stava peggioยป, idealizzando lo stato di schiavitรน come il paese di cuccagna o un villaggio vacanze (Es 16,2-15; 1a lettura), e poi disprezzando il dono del pane del cielo perchรฉ nauseante e ripetitivo (cf. Num 21,5), come un qualsiasi rancio da caserma o penitenziario.
Lโidealizzazione del passato รจ un ostacolo non da poco per la vita dellโuomo perchรฉ porta a falsare la prospettiva e toglie orizzonte al presente e al futuro. A livello politico e anche religioso la fissazione sul passato porta a chiudere gli occhi sul presente, non permette di interpretare i fatti ed elaborare percorsi; i sogni revanscisti di quello o quellโaltro stato hanno portato nei secoli a guerre e distruzioni immani, lโidealizzazione delle proprie radici a non comprendere i cambiamenti del presente. Anche le rimpatriate degli amici di infanzia sono spesso deludenti perchรฉ semplicemente il tempo รจ passato e quelle persone non sono piรน le stesse.
La memoria รจ senza dubbio un grande dono, anche a livello spirituale, la Bibbia stessa mette in guardia dal rischio di dimenticare, ma perchรฉ si possa vedere il cammino che il Signore ci ha fatto percorrere (cf. Dt 8,2). Del resto esiste anche una dimenticanza meritoria (cf. Fil 3,13), se questa ci impedisse di esser protesi verso il futuro. La stessa fede in Gesรน Cristo รจ una realtร dinamica: credere รจ un opera, non un concetto, รจ conformare la nostra vita al suo progetto, al cammino da lui aperto venendo dal Padre e compiuto con il ritorno a Lui. In questo senso la fede รจ questa apertura al futuro di Dio, e la stessa eucarestia che celebriamo รจ una finestra aperta sul mondo futuro, รจ sรฌ memoria, ma celebrata nellโ attesa del suo ritorno.
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XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
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- Colore liturgico: Verde
- Es 16, 2-4. 12-15; Sal.77; Ef 4, 17. 20-24; Gv 6, 24-35
Chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,24-35
In quel tempo, quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโuomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโopera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.
Allora gli dissero: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: โDiede loro da mangiare un pane dal cieloโยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondoยป.
Allora gli dissero: ยซSignore, dacci sempre questo paneยป. Gesรน rispose loro: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!ยป.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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