Il commento alle letture di domenica 4 Novembre 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Verso Dio e verso il prossimo: due facce dello stesso amore
La liturgia di questa domenica ci presenta, attraverso il dialogo di Gesรน con la scriba (Mc 12,28-34), il primo e piรน grande dei comandamenti, frutto di una lettura autorevole della legge di Mosรจ (Dt 6,2-6; 1a lettura) da parte del Messia, una lettura accolta e sottoscritta pienamente dal suo interlocutore. Non doveva infatti suonare affatto strana ai suoi orecchi, visto che questo comandamento risuona nella preghiera quotidiana recitata da ogni israelita, lo ยซShemร Israelยป. Ma, come sappiamo, Gesรน non รจ semplicemente un esegeta, uno studioso appartenente a una qualche corrente dottrinale, egli รจ colui che rivela dimensioni inaspettate del rapporto di fede, che riesprime in un quadro nuovo elementi della tradizione. Infatti non si tratta solo di sottolineare la plausibilitร di questa affermazione; verrebbe infatti da dire: ยซรจ logico che amare Dio รจ piรน importante di tutto, non รจ una grande scoperta!ยป, e invece lo รจ per diversi motivi.
Innanzitutto lโaffermazione dello scriba per cui amare Dio val piรน di tutti gli olocausti e i sacrifici potrebbe sollevare qualche problema: ma gli olocausti e i sacrifici, ovvero il culto, la liturgia, non sono modalitร per amare Dio? Non sono gesti di dedizione e adorazione? Non รจ questa la differenza fra Caino e Abele, dove questโultimo offre a Dio un sacrificio a lui gradito (Cf. Gen 4,1-6)? Certo รจ vero che anche il culto puรฒ inaridirsi nelle secche del rubricismo, anche i profeti lo sottolineano con forza: ยซChe mโimporta dei vostri sacrifici senza numero?โฆ Smettete di presentare offerte inutiliโฆnon posso sopportare delitto e solennitร ยป (Is 1,11-13). Ciรฒ non toglie che il fascino del rito stia proprio lรฌ, nel codificare un rapporto, entrare in un modello precostituito senza stare troppo a domandarsi quale sia il contenuto personale che esso dovrebbe veicolare.
Diventa perciรฒ fondamentale lโinserimento compiuto da Gesรน Cristo di una seconda parte nellโannuncio del primo comandamento, quella riguardante lโamore del prossimo. Non si tratta di unโaggiunta posticcia ma della traduzione esistenziale (diremmo oggi) dellโamore verso Dio. Anche qui Cristo non inventa nulla prende pari pari il comandamento dal libro del Levitico (cf. Lv 19,18), ma lo incastra in modo indissolubile nellโaltro, rendendolo una sorta di test di autenticitร di tutto. Non credo, affermando questo, di peccare di ยซorizzontalismoยป (come si diceva qualche anno fa): anche Giovanni afferma che ยซchi non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vedeยป (1Gv 4,20). E del resto Gesรน stesso si oppone decisamente ai cultori dei diritti di Dio a spese del prossimo: ยซse uno dichiara al padre o alla madre: รจ Korbร n, cioรจ offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete piรน di fare nullaยป (Mc 7,11-12), e anche ยซse ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia il tuo dono davanti allโaltare e vaโ prima a riconciliartiยป (Mt 5,23). Eโ vero che il secolarismo puรฒ aver prodotto diversi guai rendendo difficile la comprensione della ยซgrammatica della fedeยป ma รจ molto rischioso reagire ad esso ricercando una sacralitร rassicurante.
In fondo, come dice la seconda lettura (Eb 7,23-28), la fragilitร del celebrante e della sua comunitร รจ inscritta nel profondo di ciascuno, di modo che non possa esserci nessun vanto, ma solo la ricerca di un cammino di comunione e sintonia con Cristo.
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QUI TUTTI I COMMENTI AL VANGELO DI DON ENZO
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 novembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Dt 6, 2-6; Sal 17; Eb 7, 23-28; Mc 12, 28-34
Vendi quello che hai e seguimi.
Mc 12, 28-34
Dal Vangelo secondo Marco
28Allora si avvicinรฒ a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandรฒ: ยซQual รจ il primo di tutti i comandamenti?ยป. 29Gesรน rispose: ยซIl primo รจ: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio รจ lโunico Signore; 30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31Il secondo รจ questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non cโรจ altro comandamento piรน grande di questiยป. 32Lo scriba gli disse: ยซHai detto bene, Maestro, e secondo veritร , che Egli รจ unico e non vi รจ altri allโinfuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta lโintelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale piรน di tutti gli olocausti e i sacrificiยป. 34Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesรน gli disse: ยซNon sei lontano dal regno di Dioยป. E nessuno aveva piรน il coraggio di interrogarlo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 โ 10 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXXI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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