Il commento alle letture di domenica 30 settembre 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Lโadesione a Cristo, il lievito e la massa

La liturgia di questa domenica gioca su una contrapposizione dalle diverse sfaccettature, ovvero quella fra vicini e lontani, interni ed esterni, ยซnostriยป ed estranei, un tema di grande importanza per la comprensione del messaggio di Cristo e del compito affidato alla sua comunitร .
Sia nel Vangelo (Mc 9,38-48) che nella prima lettura (Nm 11,25-29), assistiamo infatti a una sorta di irregolaritร che si sta compiendo: un tale scaccia demoni in nome di Cristo pur non essendo nel novero dei discepoli, mentre al tempo di Mosรจ due persone profetizzano pur non avendo avuto unโ investitura ufficiale. In entrambi i casi รจ espresso chiaramente un giudizio positivo sulla questione: ben venga tutto ciรฒ, dice Mosรจ; tutto gioca a nostro favore, ribadisce Cristo, ma ciรฒ non toglie che il ยซbattitore liberoยป nella Chiesa, come forse anche in altri gruppi sociali, crei spesso disagio e apprensione.
Nel Vangelo stesso troviamo un annuncio che sembra lโanticipo di quello di oggi: ยซchi non รจ con me รจ contro di meยป (Mt 12,30), dirร Cristo con il risultato di innescare un dilemma come quello dellโuovo e la gallina. Non si tratta, in realtร , di affermazioni totalmente inconciliabili: lโadesione a Cristo รจ certamente fondamentale, anche in modo non del tutto strutturato, germinale, ma quando si tratta di valutarne la genuinitร , ecco che anche nella Chiesa probabilmente si preferiscono criteri di appartenenza piรน oggettivi. In At 19,15 alcuni giudei (quindi ormai ยซesterniยป) che avevano iniziato a operare esorcismi in nome di Cristo si trovano malmenati dallโindemoniato che li apostrofa: ยซconosco Gesรนโฆ ma voi chi siete?ยป. Non parliamo poi delle scaramucce di Paolo con altri annunciatori non meglio identificati che si rimpallavano lโun con lโaltro dubbi sul rispettivo curriculum cristiano (cf.2Cor 11,4-6).
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Non cโรจ da scandalizzarsi di questo, fa parte delle dinamiche dei rapporti umani, perรฒ in questo modo viene perduta la feconda intuizione espressa nelle letture di oggi. Dio รจ sovranamente libero nei suoi rapporti con le sue creature, offre luce, doni e carismi, senza limitarsi unicamente alle strette vie istituzionali, proprio perchรฉ esse, istituzioni e strutture, rimangano atte ad offrire quello per cui sono nate, una via di incontro con un annuncio che travalica ogni aspettativa e non una conventicola di eletti, o di pasdaran di un dottrina. ร una visuale ad ampio raggio, che ci parla di un Dio che apre i tesori della sua grazia in modo sovrabbondante (cf. 2 Cor 4,15), che il Concilio ha riespresso in Gaudium et Spes 22 laddove afferma la presenza della grazia divina in tutti gli uomini di buona volontร e la possibilitร , per ciascuno, di ยซessere associati, nel modo che Dio conosce, col mistero pasqualeยป. Si tratta di una visuale che non puรฒ essere liquidata in modo superficiale come utopica, nรฉ sterilizzata a forza di commi e codicilli per tornare a unโidea ristretta di una Chiesa arroccata su se stessa, impaurita dalla grandezza del compito ricevuto e presa dalla sindrome di accerchiamento.
Puรฒ anche darsi che la Chiesa oggi stia scivolando verso lโinsignificanza, e che questo possa provocare ansia e tentativi di tamponamento delle falle, occorrerร certo discernimento e anche un atteggiamento penitenziale che riconosca le proprie inadempienze. Ma รจ pur vero che il lievito deve comunque disperdersi nella massa e che ogni maestro realizza il suo compito quando diventa inutile, quellโinutilitร giร annunciata da Cristo (cf. Lc 17,10) come distintiva per i suoi servi.
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XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Nm 11, 25-29; Sal.18; Gc 5, 1-6; Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non รจ contro di noi รจ per noi. Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala.
Mc 9,38-43.45.47-48
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesรน: ยซMaestro, abbiamo visto uno che scacciava demรฒni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perchรฉ non ci seguivaยป. Ma Gesรน disse: ยซNon glielo impedite, perchรฉ non cโรจ nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non รจ contro di noi รจ per noi.
Chiunque infatti vi darร da bere un bicchiere dโacqua nel mio nome perchรฉ siete di Cristo, in veritร io vi dico, non perderร la sua ricompensa.
Chi scandalizzerร uno solo di questi piccoli che credono in me, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala: รจ meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geรจnna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti รจ motivo di scandalo, taglialo: รจ meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichรฉ con i due piedi essere gettato nella Geรจnna. E se il tuo occhio ti รจ motivo di scandalo, gettalo via: รจ meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichรฉ con due occhi essere gettato nella Geรจnna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingueยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 30 Settembre โ 06 Ottobre 2018
- Tempo Ordinario XXVI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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