Il commento alle letture di domenica 3 settembre 2017 a cura dei Missionari della Via.
Gesù è in cammino per fare qualcosa di grandioso: la Pasqua, per passare da que- sto mondo al Padre, per spalancarci le porte del regno dei cieli. Questa è la meta: ma per raggiungerla, deve passare attraverso una via dolorosa, la Via della Croce, che è la Via dell’Amore al Padre e a noi tutti fino al dono totale di sé. Sì, perché non esiste vero amore che non comporti il sacrificio: il sacrificio purifica l’amore ed è segno di vero amore! Per la prima volta Gesù annunzia la Passione ai suoi discepoli e Pietro, sulle ali dell’entusiasmo, lo chiama in disparte per correggerlo:
Signore, non sia mai che ti accada! Ma che dici: mica Dio può volere questo da te, una cosa tanto dolorosa… Pietro vuol bene a Gesù, ma il suo, sotto in certi aspetti, è un bene troppo umano, diabolico, basato sull’idea sbagliata che Dio non può permettere la sofferenza. È un bene egoista, che spinge Gesù all’autoconservazione: ma Gesù è venuto a portare un fuoco d’amore sulla terra e amare è donarsi: è come una candela, che per fare luce e scaldare si deve consumare, fino alla fine! E’ faticoso per noi capire quanto sia importante passare anche attraverso la sofferenza e le prove che possono purificarci e unirci di più al nostro Signore. Quante volte par- liamo del Signore, veneriamo (giustamente) il simbolo della croce, ma quante po- che volte quando la croce bussa alle porte di casa la accogliamo: subito crolla la fiducia nel Signore e anziché affidarci e seguirLo, pretendiamo che sia Lui a pie- garsi ai nostri desideri, mettendoci ad insegnare persino a Dio su cosa fare! Perciò Gesù dice a Pietro: «Mettiti dietro di me, satana: tu ragioni secondo gli uomini, non secondo Dio». Se tu pretendi di metterti davanti a Dio, di dettare tu tempi e modi, ascolti satana e diventi come lui! Noi spesso chiediamo al Signore che faccia ciò che vo- gliamo: se è Sua volontà, ben venga! Ma non dimentichiamo: la salvezza sta nel chiedere e nel fare ciò che Lui vuole! «Chi mi vuol seguire, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua»: cioè se mi vuoi seguire, se vuoi imparare ad amare come me, impara a dirti dei no: se vuoi davvero avere occhi e cuore per gli altri, devi smetterla di pensare solo a te stesso, a ciò che ti piace, a ciò che ti passa per la testa. Gesù ci insegna ad amare e nessuno può amare davvero se non sa dire no al pro- prio egoismo: a volte è difficile, è davvero un morire a se stessi, ma solo così può emergere quella bellezza che Dio ha posto in noi, ovvero la Sua immagine, alla quale abbiamo sovrapposto tante incrostazioni che la offuscano, come modi di fare sbagliati e peccati radicati. Pensiamo a una statua che è ormai ricoperta di incrostazioni: ecco, dirsi dei no è come togliere con uno scalpello via tutto ciò perché emerga quella bellezza nascosta che c’è sotto: nel nostro caso, l’immagine
di Dio. «Rinnegarsi dunque non è per la morte, ma per la vita: è un’operazione per la bellezza!»
(R. Cantalamessa). Diceva un curioso detto rabbinico: «Cosa deve fare un uomo per vi- vere? Uccida se stesso! E cosa deve fare per morire? Viva per se stesso». Effettivamente l’egoi- smo più assoluto è prigionia e morte; l’incubo di salvare la propria vita è una schia- vitù tremenda: e oggi ne siamo testimoni con la frenesia nel tutelare il corpo, la salute fisica, il benessere e il godimento a ogni costo… Ma mentre la società odierna ci spinge a possedere e alla fine ci fa sentire tanto soli e miseri, Gesù ci insegna a perderci per Lui, per il bene degli altri, così da trovare la vera vita, quella eterna, ed essere colmi di pace. Siamo nati per amore e per amare: vale la pena di non restare superficiali, ma entrare nella vita di Dio, dire un sì che costa, ma che è niente rispetto a quello che ci da Dio: la vita eterna.
Preghiamo la Parola
Signore, aiutaci a dire ogni giorno dei piccoli no al nostro egoismo e dei grandi sì a te, alla Tua parola, al tuo amore, perché possiamo somigliarti sempre più.
fr. Umile mdv
Condividiamo la Parola
VERITA’: Vita interiore e sacramenti
Gesù ci chiede di dirci dei no per “scrostare” il cuore dall’egoismo ed essere liberi di amare. Quali sono le incrostazioni più indurite nel tuo cuore? Qual è il no che avverti come più urgente sul quale allenarti, sostenuto dalla grazia di Dio?
CARITA’: Testimonianza di vita
Diceva un maestro ebraico: L’uomo povero e giusto confida gioiosamente in Dio; in nessuno e nessun altra cosa potrebbe confidare. Com’è difficile per un uomo ricco confi- dare in Dio. Tutti i suoi beni gli gridano: confida in me! (rabbì Moshè Lob). La pratica dell’elemosina aiuta a staccare il cuore dagli attaccamenti materiali e attira grandi benedizioni da Dio. La metti in pratica?, destinandole magari una parte dei tuoi beni?
PERLE PER L’ANIMA
Il grande burrone (B. Ferrero)
Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava a brontolare con Dio per- ché diceva: “Ma chi l’ha detto che ognuno deve portare la sua croce? Possibile che non esista un mezzo per evitarla? Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!” Il Buon Dio gli rispose con un sogno. Vide che la vita degli uomini sulla Terra era una sterminata processione. Ognuno camminava con la sua croce sulle spalle. Lenta-
mente, ma inesorabilmente, un passo dopo l’altro. Anche lui era nell’interminabile corteo e avanzava a fatica con la sua croce personale. Dopo un po’ si accorse che la sua croce era troppo lunga: per questo faceva fatica ad avanzare. “Sarebbe suffi- ciente accorciarla un po’ e tribolerei molto meno”, si disse, e con un taglio deciso ac- corciò la sua croce d’un bel pezzo. Quando ripartì si accorse che ora poteva cammi-
nare molto più speditamente e senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la meta della processione. Era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però cominciava la “terra della felicità eterna”. Era una visione incantevole quella che si vedeva dall’altra parte del burrone. Ma non c’erano ponti, né passerelle per attraversare. Eppure gli uomini passavano con facilità. Ognuno si toglieva la croce
dalle spalle, l’appoggiava sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. Le croci sem- bravano fatte su misura: congiungevano esattamente i due margini del precipizio. Passavano tutti, ma non lui: aveva accorciato la sua croce e ora era troppo corta e non arrivava dall’altra parte del baratro. Si mise a piangere e a disperarsi: “Ah, se l’avessi saputo…”.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 settembre 2017 anche qui.
XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ger 20, 7-9; Sal.62; Rm 12, 1-2; Mt 16, 21-27
Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 – 09 Settembre 2017
- Tempo Ordinario XXII, Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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